Marco Andreoli - Alessandra Cava
Teatro Argentina - Sala Squarzina, ore 16.45
Mercoledì 15 Febbraio
Marco Andreoli - Alessandra Cava
Mercoledì 22 Febbraio
Michele Santeramo - Giulio Marzaioli
Mercoledì 29 Febbraio
Marzia Ercolani - Luigi Severi
Mercoledì 7 Marzo
Daniele Timpano - Lidia Riviello
Mercoledì 14 Marzo
Lucia Calamaro - Elisa Davoglio
Mercoledì 21 Marzo
Teatro Sotterraneo - Azzurra D'Agostino
Mercoledì 28 Marzo
Babilonia Teatri - Marco Giovenale
Tutti gli incontri si terranno nella Sala Squarzina
Teatro Argentina - Largo di Torre Argentina, 52 - Roma
Cari amici,
con i Quaderni di Scena abbiamo voluto aprire il Teatro di Roma a una pratica che già da diversi anni caratterizza alcuni palcoscenici europei: quella dell'ascolto e dell'incontro con la nuova drammaturgia e, nel nostro caso, anche con altre zone di confine tra le arti della scena e la parola, come la poesia.
Questo momento, che vedrà alternarsi sul palco della sala Squarzina del Teatro Argentina alcuni autori già noti e altri completamente nuovi, mira a instaurare una pratica che fino a questo momento ha trovato nella comunità teatrale spazi troppo esigui e volontà troppo occasionali: l'abitudine all'ascolto e al dialogo - con il pubblico e gli addetti ai lavori e, soprattutto, tra gli artisti.
Consideriamo parte fondante del nostro lavoro critico favorire questo incontro con il testo, con i testi, nel momento in cui il "posto del poeta a teatro" non è più quello che Jacques Copeau profetizzava già nel 1911, cioè in fondo a sinistra accanto all'uscita, ma si scopre sempre più interno e implicato con il processo di produzione artistica dell'evento teatrale contemporaneo.
Ma, proprio per questo, pensiamo che la presenza e l'attiva partecipazione dei registi, degli attori, dei performer - insomma, di chi il nuovo teatro lo sta costruendo - al confronto che scaturirà dalle letture sia indispensabile per la buona riuscita dell'iniziativa.
Solo con il vostro aiuto, infatti, possiamo trasformare dei semplici reading in un'occasione unica di conoscenza e di costruzione del futuro della scena italiana.
Vi ringraziamo fin d'ora.
Attilio Scarpellini