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Regista e attrice teatrale che ha prodotto spettacoli di rilevanza nazionale, apprezzati da critica e pubblico. Diplomata al corso attori nella Scuola D’arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, lavora come attrice con Arturo Cirillo, Alfonso Santagata, Giorgio Barberio Corsetti, Cristina Pezzoli, Sabrina Sinatti, Ruggero Cara, Anton Milenin, Alain Maratrat (attore e trainer della compagnia di Peter Brook), Martin Wuttke (Direttore del Berliner Ensemble dopo Heiner Muller) nell’ambito di spettacoli ospitati in teatri, rassegne e festival teatrali italiani.
Nel 2003 Ascanio Celestini scrive per lei il monologo Le nozze di Antigone - testo segnalato al premio Riccione e vincitore del premio Oddone Cappellino - di cui è interprete e regista insieme ad Arturo Cirillo. Fonda nel 2004 a Roma la compagnia veronica cruciani con la quale si occupa di sviluppare un’indagine sul rapporto fra memoria e drammaturgia contemporanea. Nel 2008 lo spettacolo Il Ritorno di Sergio Pierattini, di cui è regista e produttrice, arriva finalista agli ubu come migliore novità italiana e vince il premio della critica come miglior testo italiano. Nel 2009 vince il premio Cavalierato Giovanile - migliori talenti under 35 - indetto dalla Provincia di Roma nella sezione spettacolo.
Nel 2012 gli viene assegnato il premio Hystrio dell' Associazione Nazionale Critici Italiani per lo sguardo, antico e moderno al tempo stesso con cui ha saputo leggere splendidamente luci e ombre della realtà del nostro tempo.
Dal 2008 al 2011 ha lavorato per il Teatro di Roma nella conduzione di laboratori teatrali al Teatro Biblioteca Quarticciolo con attori professionisti e non professionisti.
ALZHEIMER MON AMOUR (il giorno del signore)
a cura di Veronica Cruciani e Michele Santeramo
Conosco gente andata al funerale del figlio che ad un certo punto ha smesso di piangere perché non si ricordava più che ci facesse là. Ha detto: portatemi via, chi è quello là dentro?
La perdita della memoria è una malattia comune negli anziani che complica tutto perché fa smarrire il senso delle cose, fino a farle sparire nell’indistinto, fino a confonderne i nomi, gli usi, le parentele.
In una prima fase di lavoro vorremmo indagare questa perdita attraverso delle interviste da fare agli anziani che frequentano il centro anziani che si trova a fianco al Teatro India.
In una seconda fase di lavoro ci sposteremo su un lavoro di scrittura, in cui il protagonista sarà il capomafia Mattia.
La perdita della memoria vissuta da un capomafia produce storture differenti; vissuta da uno che è abituato a decretare la morte, la perdita della memoria produce uccisioni.
Come farebbe altrimenti il potente a sopravvivere alle conseguenze delle proprie decisioni?
Quella della memoria non è una perdita a cui si può porre rimedio. E’ un naufragare inesorabile verso il niente. Non è un dolore che deve calmarsi, è la non conoscenza del dolore. E’ un lento smarrirsi nel silenzio e nell’assenza. Esisti, ma non ci sei. Proprio come la sorte di ogni personaggio di commedia: esiste, in scena, ma se lo cerchi altrove, non c’è.
Calendario laboratorio Teatro India
15 - 24 novembre ore 14.00 | 19.00
26 - 30 novembre ore 9.00 | 14.00
1 - 2 dicembre ore 14.00 | 19.00
La partecipazione al laboratorio è gratuita ed è riservata ad attori e drammaturghi professionisti.
È necessario inviare la propria richiesta con curriculum e lettera di motivazione entro il 2 novembre all’indirizzo perdutamente@teatrodiroma.net
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