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di Claudio Fava
regia Ninni Bruschetta
scene Mariella Bellantone
costumi Cinzia Preitano
musiche Toni Canto
con Maurizio Marchetti, David Coco, Antonio Alveario, Faisal Taher, Toni Canto
orari spettacolo
ore 20.30
domenica ore 18.00
produzione Nutrimentiterrestri
La costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina è una "possibilità" che da molti anni aleggia sul destino della città siciliana.Il testo di Fava non si addentra in letture dietrologiche che attengono alla progettazione tecnica e politica dell'opera, ma sceglie di mostrare l'ombra di questo ponte, che si allunga inesorabile sulla tragedia dei popoli del Sud. In un contesto squisitamente teatrale, si intrecciano fatti, episodi, storie che restituiscono la mostruosa rete di connivenza, la mentalità, l'assurda omertà che sostiene ormai storicamente il becero sistema politico-economico di gran parte della Sicilia e che fa di esso un sistema mafioso. Da molti anni Claudio Fava nella sua opera e attività insiste su questo punto nodale: c'è una tolleranza nei confronti della mafia che la rafforza quotidianamente che la rende impunita e impunibile. Inestirpabile.
Da tanti anni avevo intenzione di fare uno spettacolo dedicato alla mia città.
L'occasione del centenario del nostro tragico terremoto mi aveva fatto pensare ad una messa in scena stilizzata di Molto Rumore per Nulla di William Shakespeare, che ripercorresse i luoghi antichi di Messina, in cui il testo è ambientato, quando l'opulenza commerciale la rendeva uno dei più importanti crocevia del mediterraneo e quindi del "mondo conosciuto".
Ma poi il tempo è passato, tra una parola e l'altra e, come spesso avviene a Messina, per quest'anniversario si è fatto poco e niente. Io stesso non me ne sono più occupato perché sono stato coinvolto in un progetto radiofonico, su cui ho finito per concentrare il mio ricordo ed il mio lavoro su quest'evento. Così è capitato che uno scrittore catanese, Claudio Fava, con cui collaboro da molti anni sia in teatro che al cinema ed in televisione, abbia scritto un testo su Messina, sebbene motivato da altre memorie ed altre esigenze. Si intitola Lavori in corso e comincia sul treno Messina-Palermo, su quel vagone deragliato alla stazione di Rometta in provincia di Messina, in cui persero la vita otto extra comunitari.
Ninni Bruschetta
«Spettacolo scomodo, apologo gremito di ombre, politici, operai, extracomunitari e un prete ammazzato, e allegoria sul cantiere infinitamente annunciato del Ponte sullo Stretto, Lavori in corso è una bella sonata di fantasmi che ha gettato, lei sì, le sue fondamenta sulla scena grazie a una regia tra Eliot e uno Spoon River..».
Rodolfo di Giammarco «La Repubblica»