16 gennaio 2012 ore 21.00 | Teatro Argentina | Spazio Pandolfi | ingresso libero
Il sogno di un uomo ridicolo è forse la più sconcertante opera di Dostoevskij. Nella situazione paradossale di un uomo che, decidendo di suicidarsi, si addormenta davanti alla rivoltella e sogna il suicidio e la vita dopo la morte, lo scrittore, con una partecipazione sconvolgente e appassionata ci racconta come l'umanità si sia rovinata per sempre.
Il mio desiderio è quello di rappresentare una umanità che si è condannata alla sofferenza, costretta in una metaforica camicia di forza, vista come condizione e impedimento di ogni azione ‘buona'.
Gabriele Lavia