regia Philip Radice
La 5. edizione del Festival della Spiritualità DIVINAMENTE ROMA
presenta
Viaggio per un angelo ed un clown
Quisquilla
autori e interpreti
Olivia Ferraris e Milo Scotton
coreografie
Olivia Ferraris, Milo Scotton, Paola Colonna
musiche originali
Carlo Cialdo Capelli
orari spettacolo
ore 20.45
biglietti
posto unico numerato
intero € 15,00
ridotto € 10,00
Un tonfo. Ali che cadono dal cielo… Un Angelo messo alla prova sarà guidato da un eccentrico personaggio ai confini di un mondo bizzarro e sconosciuto. Dal sublime al ridicolo vi è appena un passo! La risata, infine, potrebbe essere l’unica cosa che ci permetterà di tornare a volare. Uno spettacolo diviso in quadri, con una storia che non sarà semplice narrativa, ma la condivisione di un viaggio, di un’avventura. In cui il circo o le tecniche acrobatiche vengono intesi come un’azione scenica importante ai fini della drammaturgia, non meri numeri fini a se stessi e dimostrazione di abilità particolari. È un teatro che gioca sulla forza delle immagini, delle metafore, ma anche dell’emozione, della risata. In cui la sorpresa e l’inaspettato sono sempre dietro l’angolo. Un buffone ed un Elegante, il Clown e l’Angelo, due archetipi ben adatti a scatenare la forza del gioco e delle situazioni, sempre pronti a sorprendere o intenerire con i loro caratteri. Il Clown, re dell’improvvisazione, si dimostra talvolta maldestro oppure virtuoso per errore, ma rimane senza macchia perché nella sua ingenuità, ed agendo nell’immediatezza del momento, il Clown è sempre onesto e candido. Egli crede di essere sempre in grado di adattarsi ad ogni situazione ed evento, trovando per errore geniali soluzioni o talvolta fallendo miseramente. L’Angelo invece è caduto in questo mondo etereo e bizzarro per ritrovare se stesso. Nonostante i suoi grandi poteri deve far fronte ad una crisi di motivazioni. Dopo tanto aver girato il mondo, per assolvere ai suoi compiti, non sa più cosa significhi vivere d’emozioni. Incontrerà il Clown che gli farà da guida e da maestro incidentale, per riscoprire nelle piccole occasioni della vita grandi affetti e sensazioni.