Sala Squarzina | presentazione del romanzo breve Le voci intorno (Cairo editore) di Maria Pia Ammirati, con letture sceniche di Antonio Petrocelli e Antonietta Bello, su musiche di Dj set Carlo De Marinis.
Giovedì 24 maggio ore 20.30
Teatro Argentina - Sala Squarzina
Presentazione e lettura scenica del romanzo breve
"Le voci intorno"
di Maria Pia Ammirati
uno spettacolo a cura di Andrea Di Consoli
letture di Antonio Petrocelli e Antonietta Bello
Dj set Carlo De Marinis
regia delle immagini Paolo Carrino
ingresso libero
Giovedì 24 maggio alle ore 20.30 presso la Sala Squarzina del Teatro di Roma si terrà la presentazione del romanzo breve Le voci intorno (Cairo editore) di Maria Pia Ammirati, con letture sceniche di Antonio Petrocelli e Antonietta Bello, su musiche di Dj set Carlo De Marinis.
Le pagine del romanzo diventano spettacolo, portando in scena la storia di Alice, una ragazza diciassettenne alle prese con la sfida di crescere che, in seguito a un incidente stradale, entra in coma. A quel punto inizia un intenso e doloroso dialogo interiore tra suo padre e lei, immobile nel letto, impossibilitata a esprimere i propri sentimenti. Tra ricordi, rimpianti, dubbi, speranze, padre e figlia si parleranno interiormente, senza incontrarsi mai. Sul palcoscenico la forza e l’intensità di un libro che affronta, senza offrire nessuna risposta, il tema dell’eutanasia con delicatezza e senza nessuna posizioni ideologica.
La storia di Alice inizia dopo una serata in discoteca, una serata che diventa per lei l’inizio di un’altra storia, di un’altra vita. Alice si ritrova immobile in un letto d’ospedale, intorno a sé percepisce solo delle presenze, delle voci lontane, ovattate. Non sente più il suo corpo, non è più in grado di comandare un solo muscolo, un solo nervo. Neppure le lacrime riescono a sgorgare. Deve affrontare una nuova realtà, fatta di sospensione, ore che non passano mai, medici e infermiere che si avvicendano, ombre lontane. Voci intorno. Percepisce la presenza di suo padre accanto che non la lascia mai sola, sente tutto il suo amore, le parole di speranza che le sussurra. E sente sua sorella, che ogni giorno le legge pagine del suo diario quotidiano – fatto, quello sì, di tante giornate normali.
Da quando Alice ha varcato la sottile linea rossa, non è altro che un barlume di pensiero sperduto in una dimensione parallela, fuori dallo spazio e dal tempo. E anche se si chiama Alice, il luogo dove si trova non è il Paese delle Meraviglie. Ha attraversato lo specchio per vagare senza scampo in un’eterna notte