documenti collegati
Teatro Stabile dell’Umbria
Festival delle Colline Torinesi
con la collaborazione della Fondazione del Teatro Stabile di Torino e del Mittelfest 2008
drammaturgia di gruppo a cura di Antonio Latella
regia Antonio Latella
con Silvia Ajelli, Michele Andrei, Massimo Arbarello, Fabio Bellitti, Sebastiano Di Bella, Marco Foschi, Giuseppe Lanino, Nicole Kehrberger, Fabio Pasquini, Annibale Pavone, Enrico Roccaforte, Rosario Tedesco, Emilio Vacca
costumi ed elementi scenici
Rosa Futuro e Tobias Marx
idea scenica Antonio Latella
disegno luci e video Giorgio Cervesi Ripa
musiche Franco Visioli
ideazione regia ombre 'alTREtracce' Massimo Arbarello, Fabio Bellitti, Sebastiano Di Bella
maetro d'armi e regia dei combattimenti Francesco Manetti
ufficio stampa Roberta Rem
orari spettacolo
3-13 ore 21
14 ore 17.00 (maratona)
domenica 8 marzo riposo
Antonio Latella aveva già affrontato Amleto ma, a distanza di anni da quell’esperienza, il suo sguardo sull’opera si è dilatato, diventando la presentazione di un processo artistico più che uno spettacolo. Ripetendo la formula con cui è nato il fortunato Studio su Medea, NON ESSERE progetto Hamlet’s Portraits nasce da una modalità creativa e produttiva analoga e inusuale, fatta anche di tempi laboratoriali e momenti e incontri “rubati” agli attori e ai collaboratori. Una modalità che fin dall’inizio ha trovato il suo punto di forza e la principale caratteristica nella scelta di una totale condivisione del processo creativo, avvalendosi del contributo di tutti gli artisti coinvolti e rendendoli a pieno titolo veri co-autori del progetto. A partire dall’idea di realizzare una sorta di “mostra” nella quale esporre come delle gigantografie dei vari personaggi, il testo dell’Amleto viene ripercorso in dieci stazioni “quadri” in cui si stagliano i “ritratti” isolati dei principali personaggi del testo shakespeariano, autonomi anche nella loro forma di espressione. Unico filo rosso Orazio, presente in tutti i quadri. Ogni pezzo rappresenta l’occasione per esplorare diverse possibilità di linguaggio del teatro.