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"Sin dall'inizio abbiamo lavorato in maniera autonoma, generando risorse proprie, cosa che ci ha permesso una assoluta libertà politico-estetica.
Nella prima fase ci siamo concentrati nella ricerca di un linguaggio proprio e da questo processo sperimentale sono nate le direttrici della poetica teatrale del gruppo:
-creare un testo proprio che porti nuovi punti di vista sula drammaturgia teatrale
-affrontare tematiche contingenti di carattere politico e sociale che ridiano all'artista un ruolo attivo nella società
-lavorare congiuntamente durante le prove e nelle decisioni artistiche richieste da ciascun montaggio
- considerare il lavoro dell'attore come pilastro fondamentale dell'evento teatrale
- improvvisare sulla base di un'idea che lo sceneggiatore della Compagnia trasformerà in testo definitivo durante le prove
-usare risorse minime, frutto della decisione di cercare nella semplicità un potenziale creativo nuovo e fresco. "