Giovanni vive nella Val D’Agri e negli anni ’90 ha visto come una benedizione l’arrivo dell’Eni e l’apertura del più grande giacimento petrolifero del continente europeo. Il Centro Oli era il futuro, il lavoro, la possibilità di riscatto dell’intera regione. Era la vita. E infatti Giovanni trova lavoro proprio al Centro Oli, quel lavoro che gli permette finalmente di “metter su famiglia”.
Ma gli anni passano e con il tempo, Giovanni si rende conto poco alla volta che il Centro Oli ha trasformato la sua terra nella “lucania saudita”, dove ogni giorno vengono estratti circa 100 mila barili di petrolio, tradendo però tutte le illusioni di ricchezza e benessere e lasciando i suoi abitanti a fare i conti con un alto indice di mortalità tumorale e con danni ambientali irreversibili.