Il Teatro è di Tutti, cara Maddalena Crippa:
il tuo gesto è un grave atto di insensibilità e di discriminazione
“Il Teatro è Uguale per Tutti”, è questo il claim che ha ispirato e guida la stagione in corso del Teatro di Roma – Teatro Nazionale. Un concetto che non è un semplice slogan ma un principio cui il Teatro di Roma, istituzione sostenuta da Enti Pubblici, crede pienamente e che applica in ogni sua azione.
Fra le declinazioni di questa “uguaglianza” rientra quella dell’accessibilità alle nostre attività e programmazioni delle persone con disabilità di diverso tipo: non solo l’accessibilità logistica alle nostre sale ma anche l’inclusività di ogni cittadino spettatore ai nostri spettacoli. In questa inclusività ha pieno titolo e doverosamente la possibilità che cittadini non vedenti o non udenti possano assistere a uno spettacolo prodotto o ospitato. Fra gli spettacoli che ogni stagione proponiamo a questi spettatori, con il prezioso supporto della Fondazione Baroni, quest’anno abbiamo inserito anche Richard II diretto da Peter Stein, programmato al Teatro Nazionale, in collaborazione con l’Opera di Roma, nell’ambito del Premio Europa per il Teatro 2017.
Esprimiamo la nostra profonda costernazione e il nostro disappunto più totale verso quanto accaduto ieri, domenica 17 dicembre, alla replica pomeridiana dello spettacolo, ovvero il comportamento irriguardoso che l’attrice protagonista Maddalena Crippa ha avuto nei confronti delle addette alla traduzione nel linguaggio dei segni, per un folto gruppo di spettatori sordi presenti in sala, allontanandole dalla postazione concordata, nel corso dello spettacolo.
Di questa particolare replica con traduzione nel linguaggio LIS è stato informato il 16 novembre il Teatro Metastasio di Prato, anch’esso un teatro pubblico e produttore dello spettacolo, con il quale sono state concordate le soluzioni tecnico-logistiche.
Il Teatro di Roma porge le proprie scuse agli spettatori coinvolti, che sono stati costretti ad abbandonare la sala, e si impegna ad accoglierli a un altro spettacolo della stagione.
Da una attrice che si pregia del proprio talento e di lunga carriera come Maddalena Crippa non ci saremmo mai aspettata una tale mancanza di sensibilità e di intelligenza civica. Mancanze non degne di una artista, di una donna, di un progetto di condivisione delle esperienze culturali e artistiche da parte di tutti che è la nostra filosofia e la nostra etica politica.
Un gesto, quello di ieri, che viola non solo la Dichiarazione dei Diritti Umani del 1948 ma anche direttive europee e internazionali, come la Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità, adottata nel dicembre 2006 e diventata legge italiana nel 2009.
Attendiamo, pertanto, le doverose scuse della signora Crippa verso gli spettatori non udenti, cui è stato negato un diritto, i traduttori impegnati nel loro lavoro, gli altri spettatori presenti e verso il Teatro di Roma e le istituzioni che lo sostengono.
Il Presidente Il Direttore
Emanuele Bevilacqua Antonio Calbi
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