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Paladino al Teatro Valle
19 drammaturghi e un Sipario in scena
a cura di Antonio Calbi
orari ingresso
ingresso libero
giovedì, venerdì, sabato dalle ore 17.00 alle ore 20.00
domenica dalle ore 11.00 alle ore 18.00
Paladino al Teatro Valle: 19 drammaturghi e un Sipario in scena è la mostra-installazione che inaugura l’apertura straordinaria dello storico complesso del 1727, da un’idea del direttore Antonio Calbi, creazioni del maestro Mimmo Paladino. L’esposizione prevede il grande SIPARIO DI ATTESA (2009, lungo 14 metri), installato sul palcoscenico appena dietro il sipario. In questo primo intervento si specchia un secondo, questa volta in sala, con le opere-ritratto di 19 drammaturghi collocate in altrettanti pacchetti del secondo ordine, che si “affacciano” in guisa di spettatori-testimoni (11 dei quali già ritratti nel 2005 e 8 realizzati per l’occasione). Ne risulta un emiciclo luminoso e diversamente cromatico di figure e figurazioni, con drammaturghi più riconoscibili e altri con segnature più simboliche e metafisiche, con rimandi visivi, cromatici, figurativi e di senso fra le due opere che si fronteggiano, si parlano, si completano una nell’altra, e dove anche le tecniche adottate si rispecchiano. Completa l’opera una colonna sonora che miscela voci degli autori stessi e brani dal corpus di opere degli stessi drammaturghi attinti dal repertorio del Teatro di Roma o da altre edizioni. Ne risulta un’opera multidisciplinare (architettura, pittura, parola), che è un’esperienza da vivere in piedi, girando per la sala in penombra, o seduti in platea sulle vecchie poltrone di velluto rosso, immergendosi nella visione e nell’ascolto.
IL SIPARIO DI ATTESA DI MIMMO PALADINO
Dimensioni: 13,50 metri larghezza - altezza 8 metri - peso 124 kg - 108 mq di tela di iuta pesante dipinta, 2009
Arte in scena con il Sipario Storico di Mimmo Paladino, opera realizzata appositamente per il Teatro Argentina nel 2009, dopo un attento studio degli spazi e delle architetture della sala. Oggi in mostra sul palcoscenico del Teatro Valle a consolidare il valore culturale e artistico che il Valle ha per la città, restituendo l’identità di questo monumento molto amato dai cittadini e che molto ha contribuito alla storia dello spettacolo capitolino e italiano. In passato il Sipario Storico arricchiva il palcoscenico evocando scene eroiche e rappresentazioni storiche per intrattenere il pubblico prima dello spettacolo: “Il Sipario di attesa – racconta il maestro Mimmo Paladino – recupera la tradizione e la funzione del Sipario Storico, il suo significato è nel titolo stesso, è un sipario che è in linea con lo spazio essendo un'opera pensata e dedicata unicamente a questo teatro e dalla quale si colgono citazioni sia della tradizione teatrale che dei luoghi della città”. Le collaborazioni alle scenografie di importanti produzioni teatrali, quali l’Edipo Re e l’Edipo a Colono di Mario Martone, hanno messo in stretta relazione il Teatro di Roma con l’artista partenopeo, e hanno cosi visto nascere una fervida attività creativa sempre più intensa che si è trasformata in un vero e proprio percorso artistico con l’obiettivo di voler far interagire l’opera d’arte nello spazio teatrale. Dal mosaico sulle scale che portano dal foyer dell’Argentina alla Sala Squarzina, allestito nel 2006, dove ritroviamo anche una grande opera di Enzo Cucchi, al Teatro India dove negli anni sono stati realizzati diversi allestimenti di Paladino: l’intera facciata del vecchio fabbricato industriale punteggiata con centinaia di piedi in terracotta, oggetti di scena successivamente riutilizzati, le installazioni del Cerchio ampio più di tre metri, e del grande Portale Edipo, una maestosa opera pensata per lo spazio esterno. Tutte creazione d’arte contemporanea che conferiscono una forte identità al Teatro di Roma evidenziandone le singolari qualità di luogo d’arte e che rappresentano segni distintivi di un linguaggio universale che non vede differenze, barriere e confini e che è cultura nella sua accezione più ampia.
19 DRAMMATURGHI
Dimensioni: 100,00 x 70,00 x 3,00 cm, tecnica mista su cartone montato su legno
Antonin Artaud (2005), Samuel Beckett (2005), Carmelo Bene (2018), Bertolt Brecht (2005), Eduardo De Filippo (2005), Eschilo (2005), Euripide (2018), Dario Fo (2018), Carlo Goldoni (2005), Sarah Kane (2018), Tadeusz Kantor (2018), Henrik Ibsen(2018), Eugène Ionesco (2005), Vladimir Majakovskij (2018), Molière (2005), Luigi Pirandello (2005), William Shakespeare (2005), Sofocle (2018), August Strindberg (2005). Sono la serie di 19 opere-ritratto installate in altrettanti palchetti del secondo ordine a raffigurare i drammaturghi che hanno fatto grande la storia del teatro, molti dei quali furono straordinari attori ancor prima che drammaturghi, “attori che scrivevano” per il teatro. Veri e propri “manifesti” che invitano direttamente lo spettatore ad “entrare” a teatro per ripensare il rapporto con il pubblico e, tra vita e il suo doppio, giocano il ruolo di spettatori che guardano la scena, e dunque, il Sipario di Attesa. Figure emblematiche della vocazione teatrale di Mimmo Paladino, capace di utilizzare nelle sue opere tutti i linguaggi espressivi.
Una installazione realizzata dal Settore Attività Culturali del Teatro di Roma
Sandro Piccioni, responsabile - Silvia Cabasino, Catia Fauci
Ricerche sonore e montaggio Catia Fauci, Paolo Albisinni, Andrea Brachetti
Settore Tecnico e Allestimenti Claudio Beccaria, responsabile - Sandro Pasquini, vice responsabile
Marcello Aiello, Antonio Borrelli, Andrea Brachetti, Dario Ciattaglia, Vincenzo Lazzaro, Marco Maione
Massimo Munalli, Massimiliano Pischedda, Alessandro Sorrenti
Luci Antonio Borrelli
Audio Andrea Brachetti
Comunicazione, Promozione e Marketing Paola Folchitto, responsabile, Federica Cimmino,
Valeria Daniele, Giancarlo Moscato, Cristina Pilo, Maria Rosaria Russo, Roberta Urbani
Ufficio stampa Amelia Realino
Grafica e impaginazione E45 – Gianluca Cheli, Gianni Parrella
Direzione di sala Maurizio Todaro
Trasporti e assicurazioni Arteria srl
Si ringrazia Mimmo Paladino e il tutto il suo studio, Claudio Parisi Presicce e la Sovrintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma, con Anna Marendino e Tania Renzi; Elio Pecora, Gianluca Rame, AEM di Massimiliano Mantovani