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Repubblica - 11 marzo 2008 FIRENZE
Sieni-Lombardi e 'Le ceneri...' di Pasolini
Sandro Lombardi ha un' idea spiazzante sul rapporto fra Antonio Gramsci e Pier Paolo Pasolini: «La cosa straziante del poemetto Le ceneri di Gramsci (' 57) è la fantasia, il sogno di Pasolini di essere in qualche modo fratello di Gramsci». Gramsci e Pasolini dunque. Il primo è stato pensatore ed uomo politico che idealizzò un' alleanza tra proletariato industriale del nord e contadini del sud, il secondo che è ha vissuto nella perenne contraddizione tra fede e trasgressione. Così vicini e così lontani. Ne Le ceneri di Gramsci tutto è sintetizzato, tutto e chiarito da un passo in cui Pasolini afferma di sentirsi vicino a Gramsci e dove l' autore del romanzo Ragazzi di vita si definisce attratto da una vita proletaria / a te anteriore, è per me religione / la sua allegria, non la millenaria / sua lotta: la sua natura, non la sua/ coscienza. C' è poi il finale in cui Pasolini dice a Gramsci: Me ne vado, ti lascio nella sera. Va in scena al Teatro Fabbricone di Prato lo spettacolo Le ceneri di Gramsci in cui sono in scena il coreografo-danzatore Virgilio Sieni e l' attore Sandro Lombardi. I due hanno un prestigioso passato in comune, dovuto ai primi spettacoli della compagnia «I Magazzini» in cui erano in scena insieme sempre diretti da Federico Tiezzi. La spettacolo è austero, scarno. Siamo fra parola e movimento, fra danza e pensieri di Pasolini, fra politica e poesia. Sandro Lombardi affida il suo corpo a Sieni come Pasolini affidava i suoi sogni a Gramsci. «C' è sempre - prosegue Lombardi - una forte attrazione fra persone diverse. Per me la cosa straordinaria di Pasolini è quella di aver intrecciato, come Testori, la politica con la sessualità, il cristianesimo con l' eros soprattutto omosessuale». L' opera è ambientata nel Cimitero degli Inglesi a Roma, davanti alla tomba di Gramsci. Il poemetto vive poeticamente della sofferta consapevolezza di una contraddizione tra l' ideale marxista ed una visione religiosa della realtà. Anche il silenzio diventa poesia. «In scena - spiega Virgilio Sieni - il corpo si mostra nel suo essere presenza, movimento, voce, figura, memoria». Le Ceneri di Gramsci di Sandro Lombardi-Virgilio Sieni rappresenta un dialogo fra parola e corpo, diventano un medium per unire, per far confluire l' uno verso l' altro gli esseri umani. La scena diventa una camera oscura dove una luce austera illumina uno spettacolo in cui la fanno da padrone danza, foné, parola, religione, politica. «Nel nostro lavoro - prosegue Virgilio Sieni - c' è un forte aspetto etico, morale. I due protagonisti diventano un animale bifronte, sono due facce dello stesso essere». Teatro Fabbricone, Prato Da domani a domenica prossima, feriali ore 21, domenica 16, info 0574608501, euro da 7 a 15 euro
ROBERTO INCERTI
Sieni-Lombardi e 'Le ceneri...' di Pasolini
Sandro Lombardi ha un' idea spiazzante sul rapporto fra Antonio Gramsci e Pier Paolo Pasolini: «La cosa straziante del poemetto Le ceneri di Gramsci (' 57) è la fantasia, il sogno di Pasolini di essere in qualche modo fratello di Gramsci». Gramsci e Pasolini dunque. Il primo è stato pensatore ed uomo politico che idealizzò un' alleanza tra proletariato industriale del nord e contadini del sud, il secondo che è ha vissuto nella perenne contraddizione tra fede e trasgressione. Così vicini e così lontani. Ne Le ceneri di Gramsci tutto è sintetizzato, tutto e chiarito da un passo in cui Pasolini afferma di sentirsi vicino a Gramsci e dove l' autore del romanzo Ragazzi di vita si definisce attratto da una vita proletaria / a te anteriore, è per me religione / la sua allegria, non la millenaria / sua lotta: la sua natura, non la sua/ coscienza. C' è poi il finale in cui Pasolini dice a Gramsci: Me ne vado, ti lascio nella sera. Va in scena al Teatro Fabbricone di Prato lo spettacolo Le ceneri di Gramsci in cui sono in scena il coreografo-danzatore Virgilio Sieni e l' attore Sandro Lombardi. I due hanno un prestigioso passato in comune, dovuto ai primi spettacoli della compagnia «I Magazzini» in cui erano in scena insieme sempre diretti da Federico Tiezzi. La spettacolo è austero, scarno. Siamo fra parola e movimento, fra danza e pensieri di Pasolini, fra politica e poesia. Sandro Lombardi affida il suo corpo a Sieni come Pasolini affidava i suoi sogni a Gramsci. «C' è sempre - prosegue Lombardi - una forte attrazione fra persone diverse. Per me la cosa straordinaria di Pasolini è quella di aver intrecciato, come Testori, la politica con la sessualità, il cristianesimo con l' eros soprattutto omosessuale». L' opera è ambientata nel Cimitero degli Inglesi a Roma, davanti alla tomba di Gramsci. Il poemetto vive poeticamente della sofferta consapevolezza di una contraddizione tra l' ideale marxista ed una visione religiosa della realtà. Anche il silenzio diventa poesia. «In scena - spiega Virgilio Sieni - il corpo si mostra nel suo essere presenza, movimento, voce, figura, memoria». Le Ceneri di Gramsci di Sandro Lombardi-Virgilio Sieni rappresenta un dialogo fra parola e corpo, diventano un medium per unire, per far confluire l' uno verso l' altro gli esseri umani. La scena diventa una camera oscura dove una luce austera illumina uno spettacolo in cui la fanno da padrone danza, foné, parola, religione, politica. «Nel nostro lavoro - prosegue Virgilio Sieni - c' è un forte aspetto etico, morale. I due protagonisti diventano un animale bifronte, sono due facce dello stesso essere». Teatro Fabbricone, Prato Da domani a domenica prossima, feriali ore 21, domenica 16, info 0574608501, euro da 7 a 15 euro
ROBERTO INCERTI
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