Premi Ubu 2018. Il Teatro di Roma tra i finalisti della 41° edizione
con quattro candidature:
Migliore nuovo testo straniero o scrittura drammaturgica _ Disgraced di Ayad Akhtar
Migliore nuovo testo straniero o scrittura drammaturgica _ Settimo cielo di Caryl Churchill
Miglior progetto sonoro o musiche originali _ Collettivo Angelo Mai con Settimo cielo
Migliore attore o performer _ Lino Musella con Ritratto di una nazione
Questa sera la cerimonia di premiazione al Piccolo Teatro Studio Melato a Milano, e in diretta radiofonica all’interno del programma Radio3 Suite di Rai Radio3 alle ore 20.30
Quattro candidature ai PREMI UBU 2018 per il Teatro di Roma – Teatro Nazionale. Ad entrare nella rosa dei finalisti di questa quarantunesima edizione degli Oscar del Teatro, sono tre spettacoli di punta che hanno segnato la passata stagione del teatro capitolino, fra le produzioni più apprezzate della programmazione 2017/2018.
Nella categoria Migliore nuovo testo straniero o scrittura drammaturgica è finalista Disgraced, dell’autore americano di origini pakistane, Ayad Akhtar, Premio Pulitzer 2013, tradotto e diretto da Jacopo Gassmann, regista di raffinato intuito e maturità, per una coproduzione Teatro di Roma e Teatro della Tosse di Genova. Uno dei testi più complessi di Ayad Akhtar, una moderna tragedia greca, ambientata in una Manhattan ricca, colta e liberale in cui si sviluppa il racconto di una cena tra vecchi amici di religioni diverse, che esplode in un violento conflitto dove le tensioni culturali svelano le reciproche (seppur nascoste) intolleranze e ipocrisie.
Nella stessa categoria concorre Settimo cielo, capolavoro del 1979 della drammaturga inglese Caryl Churchill, portato in scena dalla carica autoriale di Giorgina Pi di Bluemotion, regista e cofondatrice dell’Angelo Mai, che affianca Teatro di Roma in questa produzione. Un viaggio tra le politiche del sesso vissuto da un gruppo familiare, prima catapultato nell’Africa coloniale di fine Ottocento, poi nella Londra swinging della rivoluzione sessuale in piena ribellione punk anni Settanta. Il Collettivo Angelo Mai concorre, inoltre, sempre con Settimo cielo per la categoria Miglior progetto sonoro o musiche originali.
Nomination come Migliore attore o performer per Lino Musella, protagonista di Meccanicosmo, l’episodio scritto da Wu Ming 2 e Ivan Brentari all’interno di Ritratto di una Nazione – L’italia al lavoro. Venti quadri teatrali delle regioni del Paese, progetto di Antonio Calbi e Fabrizio Arcuri, che ne firma anche la regia, con la drammaturgia di Roberto Scarpetti.
Grande soddisfazione anche per le nomination ad autori, registi e spettacoli passati nelle sale dell’Argentina e dell’India nelle stagioni scorse e in quella in corso: Afghanistan: Enduring Freedom, progetto di Bruni/De Capitani, nominato Spettacolo dell’anno; Euforia, di e con Silvia Rampelli, come Migliore spettacolo di danza; Lino Guanciale nella cinquina del Migliore attore o performer per La classe operaia va in paradiso; Ermanna Montanari come Migliore attrice o performer per Va pensiero; lo spettacolo del portoghese Tiago Rodriguez con Gioie e dolori nella vita delle giraffe nella categoria Migliore nuovo testo straniero o scrittura drammaturgica; infine Il Giardino dei Ciliegi un progetto di Kepler – 452 per Miglior spettacolo straniero presentato in Italia.
Le nomination dei PREMI UBU 2018 sono state annunciate sabato 1 dicembre nel corso della trasmissione Piazza Verdi di Rai Radio3, mentre la cerimonia di premiazione si svolgerà questa sera, lunedì 7 gennaio al Piccolo Teatro Studio Melato a Milano, e trasmessa in diretta radiofonica all’interno del programma Radio3 Suite di Rai Radio3.