documenti collegati
Luce sull’archeologia
info e orari
ore 12.00
Agli amici del Teatro Argentina l'editore di «ARCHEO» e «MEDIOEVO» è lieto di proporre uno speciale sconto del 40% sugli abbonamenti ad
e
vai alla playlist Luce sull’archeologia su youtube
17 maggio - Luce sull’archeologia - La conquista del Lazio, tra storia, mito e religione
Claudio Strinati, Storico dell’arte
Andreas M. Steiner, Direttore dei mensili Archeo e Medioevo
Marisa De Spagnolis, Già Direttrice del Museo Archeologico di Sperlonga
Massimiliano Di Fazio, Università di Pavia
Alessandro Pagliara, Professore di Storia Romana all’Università di Parma
Odisseo ed Enea nella terra di Circe
Secondo la profezia di Eleno a Enea, “l’isola di Circe Eea” avrebbe dovuto essere l’ultima tappa della peregrinazione dei troiani, prima dell’approdo “alle spiagge lavinee”. Eppure - sepolta la nutrice Caieta sulla costa meridionale del Lazio là dove sarebbe sorta la città omonima - Enea non ripete la sosta che aveva lungamente tenuto Odisseo presso la figlia del Sole: di notte, infatti, i troiani oltrepassano “le terre contigue dei lidi di Circe”, da cui si levano spaventosi i versi e gli ululati di quanti, “toltogli il volto umano, la dea feroce con erbe potenti aveva rivestito, Circe, di musi e di schiere belluini”. In un raffinato gioco metaletterario con il precedente omerico, Virgilio evoca ed evita la tappa di Odisseo presso l’isola eea, di cui sancisce al contempo l’identificazione con il promontorio Circeo: una terra che, da Esiodo al Monti della Feroniade, alle vedute di Giulio Aristide Sartorio, al Pasticciaccio di Carlo Emilio Gadda, non ha smesso di esercitare il suo fascino arcano su artisti, studiosi e viaggiatori.
Ulisse contro i Lestrigoni
Si parlerà di mito, di religione, anche di storia, visto che i Volsci erano ricondotti ai Lestrigoni in alcune fonti.
L’Odissea di marmo a Sperlonga
La scoperta delle sculture marmoree nella grotta-ninfeo della villa di Tiberio a Sperlonga, costituisce uno dei capitoli più affascinanti della storia dell’Archeologia italiana, sia per l’importanza delle sculture stesse, sia per le circostanze del rinvenimento. La ricomposizione dei marmi ha dato vita a quattro gruppi scultorei aventi come soggetto Ulisse, preziose testimonianze dell’arte ellenistica di scuola rodia, opere d’arte raccolte con gusto raffinatissimo dall’Imperatore Tiberio, miti che la passione di Tiberio ha voluto immortalare.
Contributo di storia dell’arte
Il giuramento degli Orazi di David. L’antichità vista in chiave rivoluzionaria.
10 maggio - Luce sull’archeologia - Per volere degli dèi
Claudio Strinati, Storico dell’arte
Andreas M. Steiner, Direttore dei mensili Archeo e Medioevo
Piero Bartoloni, Già Professore di Archeologia Fenicio-Punica all’Università di Sassari
Annalisa Lo Monaco, Professoressa di Archeologia Classica alla Sapienza Università di Roma
Con un excursus lirico tratto da opere di Vinci, Cavalli, Mercadante, Purcell eseguito da
Silvia Pasini, Mezzosoprano
Andrea Fossa, Violoncello
Marco Silvi, Clavicembalo
Nata attorno alla metà del IX secolo a.C., Cartagine fu una delle città che i Fenici fondarono nel loro procedere verso Occidente, la cui supremazia commerciale sul Mediterraneo finì per scontrarsi con quella di Roma, in un conflitto durato 120 anni. Virgilio ce la canta attraverso la figura tragica di Didone, fiera e bellissima regina di Cartagine, ospitale e benigna con Enea e i profughi troiani. Ma quanto è veramente invenzione del poeta mantovano? Quanto invece la storia e la stessa figura della splendida regina dipendono da tradizioni precedenti, e quali varianti ci sono note? E ancora, con quali immagini e in quali contesti è riproposta nel mondo romano la straordinaria figura della regina di Cartagine? Tra storia, archeologia, poesia e musica, questo terzo incontro di Luce sull’Archeologia ci racconta Cartagine e la sua nota regina in una forma inedita.
3 maggio - Luce sull’archeologia - Enea, Roma e il Tevere
con Claudio Strinati, Storico dell’arte
Andreas M. Steiner, Direttore dei mensili Archeo e Medioevo
Antonio Marchetta, Professore di Lingua e Letteratura Latina alla Sapienza Università di Roma;
Socio Ordinario Dell’Istituto Nazionale Di Studi Romani
Fausto Zevi , Professore Emerito di Archeologia e Storia dell’Arte Greca e Romana
alla Sapienza Università di ROMA
Secondo appuntamento di Luce sull'Archeologia del 26 gennaio con l'incontro sul tema ENEA, ROMA E IL TEVERE: Antonio Marchetta, professore di Lingua e Letteratura Latina alla Sapienza e Socio Ordinario dell’Istituto di Studi Romani, e Fausto Zevi, professore emerito di Archeologia e Storia dell’Arte Greca e Romana alla Sapienza, ripercorrono l’arrivo di Enea alla foce del Tevere e la risalita del fiume fino alla città palatina di Evandro, che prefigura l’insediarsi sul Palatino di Augusto. Pur senza incidere sulla tradizionale leggenda di fondazione ad opera di Romolo e Remo, il racconto istituisce un tramite diretto fra Troia e Roma. L'incontro è l'occasione per riflettere anche sulla proposta formulata da J. Carcopino, esattamente un secolo fa, di riconoscere nella fortificazione primitiva di Ostia il modello cui si è ispirato Virgilio per il castrum dei Troiani alla foce del fiume. Mentre, l’Eneide di Virgilio ci permette di scoprire la dialettica fra memoria troiana e nuova realtà laziale.
21 aprile 2020 Luce sull’archeologia. Le origini di Roma tra mito e storia
con Claudio Strinati, Storico dell’arte
Andreas M. Steiner, Direttore dei mensili Archeo e Medioevo
Carmine Ampolo, Professore di Storia Greca alla Scuola Normale Superiore di Pisa
Orietta Rossini, Responsabile dell'Archivio Storico Capitolino, già Responsabile del Museo dell'Ara Pacis".
In occasione del Natale di Roma, il Teatro di Roma ripropone il primo appuntamento del ciclo Luci sull’Archeologia di quest’anno, realizzato con la collaborazione e gli interventi introduttivi dello storico dell’arte Claudio Strinati, del direttore dei giornali Archeo e Medioevo Andreas M. Steiner e del direttore associato dell’Istituto Nazionale di Studi Romani Massimiliano Ghilardi. Il 12 gennaio scorso, nella cornice del Teatro Argentina, Carmine Ampolo, professore emerito di Storia Greca alla Scuola Normale Superiore di Pisa, Orietta Rossini, responsabile del Museo Ara Pacis di Roma, e Anna Mura Sommella, già direttrice dei Musei Capitolini di Roma, hanno illustrato i contesti archeologici dell’area centrale di Roma per comprendere la formazione della città, in particolare gli scavi del Foro di Cesare e quelli sul colle Palatino. Entrambi contraddicono la ricostruzione incentrata su un atto di fondazione attribuito a Romolo e favoriscono l’idea di un processo che ha momenti salienti in fasi diverse. Inoltre, sono previsti un approfondimento sul Tempio di Giove Capitolino e un racconto delle origini di Roma attraverso sette capolavori ispirati al simbolo della città, la Lupa.