TEATRO DI ROMA – TEATRO NAZIONALE
COMUNICATO STAMPA
Roma, 10 giugno 2021 – Nel rispetto degli obblighi e del principio di trasparenza pubblica, il Teatro di Roma - Teatro Nazionale intende smentire fermamente il contenuto di notizie e commenti diffusi in questi giorni, attraverso comunicati stampa, dal sindacato autonomo Libersind Confsal, a giustificazione dello stato di agitazione sindacale e degli scioperi indetti per i giorni 6, 7, 8 e 9 giugno 2021 da detta organizzazione sindacale.
Si ribadisce che, come già chiarito all’organizzazione sindacale, il Teatro di Roma ha già da mesi messo in atto tutte le procedure necessarie all’aggiornamento dei protocolli di sicurezza degli ambienti e del personale, attraverso una mappatura specifica di verifiche e interventi finalizzati al rinnovo delle misure di sicurezza e inseriti in un più ampio processo di miglioramento.
Si informa altresì che il Teatro di Roma ha risposto tempestivamente alla Commissione Comunale di Vigilanza locali Pubblico Spettacolo di Roma relativamente allo spazio esterno del Teatro India con la documentazione richiesta, che si evidenzia, non era riconducibile sotto alcun aspetto a lacune inerenti alla sicurezza nei luoghi di lavoro. E infatti come previsto in data 8 giugno al Commissione Vigilanza ha rilasciato l’autorizzazione per la concessione del Pubblico Spettacolo relativo all’arena esterna e quindi in tempo utile per permettere di avviare l’attività a partire dal 10 giugno 2021.
Assolutamente priva di fondamento è l’accusa al Teatro di Roma di condotta antisindacale ex art.28 della legge n.300 del 1970, mossa da Libersind Confsal nei propri comunicati stampa dell’8 e 9 giugno 2021. In detti comunicati stampa si lascia intendere che in data 7 giugno 2021 il Teatro di Roma, avvalendosi di una persona (le cui generalità non vengono neppure indicate) all’uopo incaricata avrebbe forzato la porta del magazzino dove sono contenute le attrezzature elettriche, per poi posizionare dette attrezzature sul palcoscenico, attività quest’ultima di esclusiva competenza e responsabilità di quei dipendenti tecnici del Teatro che avevano aderito allo sciopero.
Le circostanze riportate dall’Organizzazione sindacale sono assolutamente prive di fondamento, perché inventate di sana pianta. Infatti, in data 7 giugno 2021 non vi è stata alcuna effrazione della porta del magazzino e né vi è stato alcun posizionamento sul palcoscenico del materiale elettrico e/o sua utilizzazione da parte delle compagnie impegnate in quel giorno nelle prove e nel montaggio, che, al contrario, preso atto del rifiuto del responsabile tecnico del Teatro di Roma a fornire e allocare detto materiale sul palcoscenico, ha continuato a lavorare con il materiale del service audio e luci dalla stessa noleggiato, senza neanche collegarsi ai quadri elettrici.
Ci si riserva sul punto ogni più opportuna azione a tutela dell’onore, della reputazione e dell’identità personale e professionale del Teatro di Roma.
Infine corre l’obbligo di precisare per l’ennesima volta che l’attuale mancata nomina del Direttore generale è dovuta alla rinuncia del Direttore nominato dal Teatro di Roma all’esito della manifestazione di interesse non impegnativa e relativa procedura di selezione e che il Consiglio d’Amministrazione nominerà a breve un Direttore che risponderà alle caratteristiche indicate nella precedente manifestazione di interesse.
Dopo sette mesi di chiusura forzata, in cui il Teatro ha continuato a lavorare sperimentando nuovi formati, produzioni, residenze, progetti partecipativi, trasformando radicalmente i luoghi su cui dipanare la propria trama di costruzione creativa e collettiva, lo Stabile Nazionale auspica che si possa avviare con regolarità la “ripartenza” tanto attesa che vuole essere l’apertura di un panorama pubblico, ampio ed esteso, dove moltiplicare le occasioni di scambio e le possibilità espressive del lavoro culturale per continuare a nutrire il dialogo con la comunità artistica e con il pubblico, il cui incontro risulta essere di nuovo parzialmente sospeso dopo questo lungo ed estenuante periodo di sospensione emergenziale. Le sale del Teatro vogliono tornare ad accogliere pienamente gli spettatori, nel rispetto dei protocolli di sicurezza e con l’attenzione, la responsabilità e la cura richieste, mettendo in campo tutto quanto necessario affinché lavoratori e pubblico possano sentirsi in un luogo sicuro e tutelato, e ritornare finalmente a vivere di nuovo l’intensità della presenza e l’importanza della comunità.
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