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La Serata a Colono di Elsa Morante è un testo che, a metterlo in scena coerentemente, non ha bisogno di un commento musicale vero e proprio, né implica nella rappresentazione momenti strettamente musicali. La serata a Colono è un testo in versi ricchissimo di musicalità suggerita, allusa, mimata. La breve partitura teatrale che accompagna il presente allestimento si incarica fondamentalmente di assecondare, rinforzare, dare suono alla musicalità che respira dentro i magnifici versi del copione; nella scrittura per moduli, mi sono lasciato illuminare dalle preziose didascalie dell’autore. Tali didascalie non sono semplici suggerimenti tecnici specifici, ma vere e proprie suggestioni stilistiche, a volte anche parodistiche, preziose al momento di “far suonare” la scena.
I due musicisti esecutori, sul palco, cercano di introdursi, quant’è possibile in punta di piedi, nella metrica del coro, di Edipo e di Antigone, per cercare sommessamente di illuminarne il senso ritmico, senza impallarne acusticamente la bellezza: come le ombre che a volte rendono più nitida la bellezza assolata di un’architettura.
Su questa linea, in totale accordo con la regia di Martone, ho scritto e realizzato le musiche di scena che accompagnano stasera la Serata a Colono.
Nicola Piovani