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Inquadrabile nella più ampia categoria della "drammaturgia di scena" e in parte anche del "devising theatre", il lavoro drammaturgico consiste nella continua interazione fra lo studio delle fonti, un lavoro di scrittura esterno alla sala prove, e la progressiva costruzione di materiali scenici, conducendo infine alla produzione di un testo che resta un’opera aperta, duttile e in continua evoluzione, da poter "tradire" ogni volta, o più specificamente, da riattualizzare e riscrivere in scena.
È una partitura testuale, spaziale e corporea rigorosa ma duttile, precisa ma permeabile, che ad ogni confronto con il pubblico viene aggiornata e riscoperta e nel tempo potrà arricchirsi di nuovi passaggi.