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tre atti di un classico del Kabuki
con Ebizo Ichikawa XI
e con 40 attori di Kabuki
orari spettacolo
lunedì 21 e martedì 22 giugno ore 20.00
info
[biglietti: 80€ 60€ 40€ 20€]
- biglietteria Teatro Argentina
largo di Torre Argentina, 52
Tel. 06/6840001
da lunedì a sabato 10/14 - 15/19
- ufficio promozione
largo di Torre Argentina, 52
Tel. 06/684000346
da lunedì a giovedì 10/14 - 15/18
(il venerdì alle 17)
E' prevista una traduzione simultanea in lingua italiana con auricolare
A questo straordinario spettacolo si aggiunge una mostra di kimono organizzata dalla Compagnia Shochiku con la collaborazione della Fondazione Italia Giappone presso l'ex Chiesa di Santa Marta al Collegio Romano dal 12 al 15 e dal 18 al 22 giugno (info Ufficio Culturale dell'Ambasciata del Giappone tel. 06.48799334).
Compagnia di teatro Shochiku di Tokyo
Lo spettacolo e' patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dal Comune di Roma, dall'Ambasciata del Giappone in Italia, dall'Istituto Giapponese di Cultura in Roma e dalla Fondazione Italia Giappone.
Debutta al Teatro Argentina lunedi 21 giugno alle ore 20 e con replica martedi' 22 il Grand Kabuki di Tokyo con tre atti dell'opera "Yoshitsune e i mille ciliegi".
Interpretato per la prima volta a Roma dal celebre attore Ebizō Ichikawa XI, diretto discendente della dinastia Ichikawa.
L'opera, la piu' famosa storia nel repertorio teatrale del Kabuki, e' unica per la sua tecnica stilizzata, i suoi magnifici costumi, il suo vistoso trucco, le sue difficili pose in stop-motion e un sontuoso tableau scenico.
In arrivo dalla tournee di Londra, il Grand Kabuki di Tokyo torna a Roma dopo ben 14 anni.
Il giovane attore Ebizo Ichikawa XI interpretera' due ruoli. Nella prima parte sara' Tadanobu, fedele servitore del famoso guerriero Yoshitsune, poi si trasformera' in una volpe enigmatica che nasconde poteri soprannaturali catturando con estro ed energia l'attenzione del pubblico.
L'opera trasportera' il pubblico romano in un raro viaggio tra una forma di teatro unica al mondo, un misterioso gioco della danza, l'ascolto dello Shamisen, tradizionale strumento giapponese.
" Tori -i mae" (di fronte al Tori)
Sconfitto in battaglia e in fuga dalla capitale, Minamoto Yoshitsune ordina alla sua concubina, Shizuka Gozen, di far ritorno in citta' e le fa dono di un piccolo tamburo" hatsune" tesoro della corte imperiale.
" Yoshino yama" ( Il Monte Yoshino)
Saputo che Yoshitsune e' diretto verso il monte Yoshino, Shizuka decide di raggiungerlo insieme a Tadanobu. I due si recano in montagna avvolti da boschi di ciliegi in piena fioritura, pensando gia' al momento in cui incontreranno Yoshitsune.
" Kawatsura hogen yakata" ( La dimora di Kawatsura Hogen)
Accorso alla dimora del monaco Kawatsura Hogen, dove si nasconde Yoshitsune, Tadanobu vede arrivare Shikuza insieme ad una persona che ha assunto le sue sembianze. Ma costui, che sotto le mentite spoglie di Sato Tadanobu aveva accompagnato Shizuka fino a li, non e' altro che un cucciolo di volpe a cui era stato uccisa la madre per ricavarne la pelle con cui rivestire il tamburo "Hatsune". Per restare vicino alla madre, il volpacchiotto aveva assunto le sembianze di un guerriero.
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