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5 dicembre 2011 ore 21.00 | Teatro Argentina | ingresso libero
Un uomo solo, seduto a un tavolo con un magnetofono e con le bobine che ha inciso nel corso degli anni. È un uomo che fugge dal mondo, chiuso in una stanza spoglia nella quale ritualmente, alla ricorrenza di ogni suo compleanno, riascolta i vecchi nastri registrati, ricordi e speranze del passato che riemergono dal buio, che cozzano con la desolazione di un presente amaro. Un capolavoro di sintesi emozionale, nel quale Samuel Beckett con poche pennellate disegna il quadro di una vita. Un esempio lucido della concezione moderna della tragedia, nella quale gli dei sono la voce metallica di una macchina. Krapp è un rottame, un essere squassato dall'esistenza, un uomo che ha scoperto la sua solitudine, che lotta con la sua voce, fra se stesso e il proprio fantasma fatto di suoni e di pensieri invecchiati.
Cari amici,
lunedì 5 dicembre, al Teatro Argentina, alle ore 21 ci sarà la "serata d'onore" di Glauco Mauri.
Glauco reciterà "L'ultimo nastro di Krapp" di Samuel Beckett.
Proprio Glauco fu il primo ad interpretare "Krapp" in Italia. Era il 1961. Quella sera io ero presente e non l'ho dimenticato!
Per cinquant'anni Glauco ha "ripreso" questa sua interpretazione e si può dire che "Krapp" sia il suo "cavallo di battaglia".
Dunque la serata d'onore vi aspetta!
A presto
Gabriele Lavia