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“Ci sono storie che ti vengono a cercare.
Sembra che facciano davvero di tutto per essere raccontate, per essere scritte.
Una di queste ha raggiunto e conquistato me, ed ha a che fare con le operaie tessili di Yssingeaux, nell’Alta Loira.
Il fatto di cronaca risale al gennaio 2012, e ha riempito i giornali d’Oltralpe: d’altra parte poteva passare inosservato quel braccio di ferro cosi spietato fra le dipendenti – tutte donne – di uno dei massimi colossi industriali francesi e i nuovi dirigenti subentrati al controllo?
La storia delle operaie di Yssingeaux mi ha dato la caccia per vari mesi.
Non potevo aprire un quotidiano o cliccare su una web-page senza trovarmi di nuovo davanti quei visi femminili,
assortiti di ogni età, impegnate in una difesa epica – antica eppure modernissima – della propria dignità di lavoratrici.
Ma in quale modo raccontare in teatro tutto questo? Il pretesto me l’ha fornito, come sempre, non il filone principale
bensi uno dei tanti aneddoti di cui e costellata la drammatica trattativa di quei giorni: la lunga riunione del consiglio di
fabbrica che doveva decidere se accettare o meno una rinuncia ai propri diritti acquisiti.
Stefano Massini