Scompare Simone Carella,
uomo gentile, maestro e artista protagonista dell’avanguardia teatrale romana
La cerimonia laica di saluto giovedì 29 settembre al Teatro India
Il Teatro di Roma saluta commosso Simone Carella, pioniere dell’avanguardia romana e tra i protagonisti più vivaci del teatro di ricerca dalla fine degli anni Sessanta.
Regista teatrale, autore, performer, classe 1946, pugliese d’origine e romano d’adozione, dopo gli inizi come aiuto regista di Gian Carlo Celli al Dioniso Teatro e dopo le prime esperienze di teatro-militante con il gruppo “gli Uccelli” e gli artisti della galleria “l’Attico”, nel 1971 è animatore dello storico Beat 72 di Roma, “luogo-cantina” diventato punto di riferimento per il teatro di ricerca e simbolo dell’avanguardia culturale della seconda metà del Novecento. Con la sua intensa attività ha rinnovato la scena italiana, caratterizzando un’epoca con le sue migliori energie: da Carmelo Bene a De Berardinis-Peragallo, da Giuliano Vasilicò a Memè Perlini, dalla Gaia Scienza a tanti altri. È stato inoltre ideatore e organizzatore, con Ulisse Benedetti, Mario Romano e Franco Cordelli, del Festival Internazionale dei Poeti di Castelporziano.
Per il Teatro di Roma ha messo in scena Peppe er Tosto, spettacolo ispirato ai “Sonetti Romaneschi” di Gioacchino Belli, una produzione del 2001 che ha debuttato nello spazio esterno del Teatro India.
“Uomo gentile e uno dei principali maestri e punto di riferimento di più generazioni teatrali della Capitale – dichiara il direttore del Teatro di Roma Antonio Calbi – con Simone stavamo lavorando a un progetto cui teneva molto: un grande “affresco” per il foyer del Teatro India, con il quale avrebbe illustrato l’albero genealogico delle diverse fasi e delle differenti poetiche ed estetiche della ricerca teatrale romana, con tanto di nomi, date, ritratti visivi dei protagonisti. Un progetto che ho subito accolto e a breve aspettavamo la maquette e i disegni definitivi. Spero che il lavoro progettuale fosse arrivato a un punto maturo così da poterlo realizzare con una ragione in più: il nostro maggio a lui e, attraverso di lui, a brano così significativo della storia del teatro italiano degli ultimi cinquant’anni”.
La cerimonia laica di saluto si terrà giovedì 29 settembre, dalle ore 11 alle ore 16, al Teatro India.