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Tommaso Ragno legge Vorrei nascere in tutti i paesi di Evgenij Aleksandrovič Evtušenko
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ore 12.00
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Quando morì il poeta russo Evtušenko, nel 2017, Gian Piero Piretto lo descrisse come un poeta che fu anche, e soprattutto, un personaggio. “L’impegno sociale e civile che non poteva escludere quello politico portò Evtušenko a diventare, al fianco di alcuni colleghi, la rock star che l’Unione Sovietica degli anni Sessanta ancora non aveva conosciuto”, scrisse il russista su Doppio Zero. Ma la fama che accolse i suoi versi, gli innumerevoli viaggi all’estero, non hanno appannato l’essenza dei suoi versi. Tommaso Ragno ha scelto di condividere con il pubblico del Teatro di Roma – in una lettura per sola voce – una poesia che connette idealmente tutti gli abitanti del mondo in una sola umanità, proprio nel momento in cui tutti stiamo davvero provando una condizione simile, inedita ma comune.