documenti collegati
di Samuel Beckett
traduzione Carlo Fruttero
regia Massimo Castri
con Vittorio Franceschi, Milutin Dapcevic, Diana Hobel, Antonio Giuseppe Peligra
scene e costumi Maurizio Balò
luci Robert John Resteghini
suono Franco Visioli
assistente alla regia Marco Plini
Teatro di Roma, Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro Metastasio Stabile della Toscana
orari spettacolo
da martedì 8 a domenica 13 giugno ore 21.00
lunedì 14 riposo
da martedì 15 a domenica 20 giugno ore 20.30
Nella sua lunga ed eccellente carriera Massimo Castri non ha mai lavorato su testi di Samuel Beckett: lo fa in questa occasione scegliendo il suo capolavoro Finale di Partita, testo il cui titolo deriva da una mossa del gioco degli scacchi.
Protagonisti in scena Hamm, cieco e condannato a trascorrrere i suoi giorni su una sedia a rotelle e Clov, il suo servo. I due vivono un rapporto conflittuale, in cui si consumano litigi ma anche una reciproca dipendenza. Clov vive nell'eterna tentazione di andarsene ma pare non esserne capace. L'incalzante botta e risposta tra Hamm e il suo servitore che costituiscono l'ordito più evidente della trama del testo, sembrano un infinito alternarsi di mossa e contromossa scacchistica. In scena, incombe la presenza degli anziani genitori di Hamm, Negga e Nell entrambi privi degli arti inferiori costretti a trascorrere la loro esistenza nei bidoni della spazzatura. Lo stesso Beckett, nel corso di alcune prove dello spettacolo allo Schiller Theatre di Berlino disse. "Hamm è il re in questa partita a scacchi persa sin dall'inizio. Nel finale fa delle mosse senza senso che soltanto un cattivo giocatore farebbe. Un bravo giocatore avrebbe già rinunciato da tempo. Sta soltanto cercando di rinviare l'inevitabile fine."
Se in Aspettando Godot si riesce a intravedere un'ambientazione quasi realistica, - un albero, una strada di campagna - Finale di partita si svolge in uno scenario che oggi potremo definire post-atomico: tutto lascia presagire che sia avvenuta una catastrofe che ha cancellato pressoché ogni traccia di vita sulla terra. La stanza in cui si consuma Finale di Partita è stata paragonata all'interno di una cavità cranica, per le altre due finestre centrali che potrebbero ricordare le cavità oculari. Altre letture hanno lasciato intendere che la scena sia in realtà l'interno di una grande arca che sta solcando il pianeta all'indomani di un nuovo esiziale diluvio.
News
-
Visita spettacolo al Teatro India
-
Il compratore di anime morte
-
“L’eco der core” Roma com’era, Roma com’è nei testi e nelle canzoni di Roma
-
Visita spettacolo al Teatro India
-
Una giornata fatale del danzatore Gregorio Samsa
-
Roma in versi
-
È nato il nuovo canale Instagram della Fondazione Teatro di Roma!
-
Teatro di Roma, nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione
-
Il Teatro di Roma diventa Fondazione
-
Carta Giovani Nazionale
-
Art Bonus - Sostieni il tuo teatro!