Sabbia
12 – 13 giugno 2015
progetto e regia Riccardo Vannuccini
12 – 13 giugno 2015
progetto e regia Riccardo Vannuccini
Il teatro si fa daccapo necessario e indaga in scena la questione del nostro tempo: 50 milioni di persone fuggono dal proprio Paese per la guerra e la fame. Dove?
SABBIA racconta l’incertezza, il bagnasciuga tra la vita e la morte.
SABBIA è un diario inventato, una mappa di viaggi e pagine strappate, fughe, tentativi, strade percorse a piedi o sul tetto del camion, appostamenti notturni, precipitose invenzioni, canzoni, dediche d’amore, aspirine,scarpe piene di sabbia e filastrocche porta fortuna.
Fra ospitalità e accoglienza, SABBIA rappresenta la ricerca paziente e ostinata di una terza parola che possa comprendere e il gesto di chi rischia la vita su un barcone sbilenco, e quello di chi tende la mano sulla porta di casa.
SABBIA è la conclusione di un laboratorio teatrale durato dieci mesi, una composizione scenica di confine che deve molto a Pina Bausch, Jackson Pollock, Thomas Eliot e Ibn Battuta.
NOTE DI REGIA DI RICCARDO VANNUCCINI
SABBIA è il diario inventato di una giornata in cima al mondo che nessuna televisione potrà mai farvi vedere perché questi esercizi per attori e spettatori mettono sul palcoscenico l’invisibile. Una borsa pazientemente custodisce e seppellisce la mappa dei pozzi petroliferi e delle discariche come pure un breviario teatrale per attrice, musicista e barbiere. I personaggi sono la dea guida della strada, la ragazzina araba che legge il volo delle cicogne e le maree, il filosofo, il capocomico che balla Elvis Presley, dodici fratelli africani nati tutti in fila, lo stupito, la stupita, lo stregone e la strega. Il banco del pesce al porto diventa il castello e il cimitero di qualche antica tragedia teatrale, un luogo di sgombero e di passaggio, di memoria e di future speranze, coi piedi ben piantati, nella sabbia.
RICCARDO VANNUCCINI, regista, attore, autore, realizza in Italia e all’estero spettacoli, laboratori, mostre, e progetti di studio a teatro, in carcere, nelle zone di guerra, con le Università di Roma La Sapienza, e RomaTre, nelle Università di Hebron, Beirut, Berlino. Fra i suoi ultimi spettacoli si ricordano AL HODOOD(Amman e Irbid, Giordania, con giovani rifugiati siriani), HIKAYA (Ketermaya e Beirut, Libano); HAMLET CLOWN (Corviale, progetto TEATRO DEL RAMMENDO); GOLDFINGER (MAcro di via Nizza, Roma); LETTERE A TEO (Galleria Nazionale D’Arte Moderna, Roma); LA TERRA DEI RE e LA PORTA DEGLI UOMINI (con i richiedenti asilo del C.A.R.A. di Gradisca d’Isonzo, Gorizia); COME SCIMMIE FRA GLI ALBERI (Teatro Eliseo, Roma); FEMMINA (Teatro Palladium, Roma); LAS MENINAS (Festival dei Due Mondi di Spoleto; MACBETHICA (Berlino); 16 DONNE SULLA PORTA (Carcere di Rebibbia Femminile, con una diretta al CINEMA FARNESE); HAMLET IN HEBRON (Hebron, Palestina). Fra i progetti che conduce in Italia e all’ estero IL TEATRO DEL RAMMENDO a Roma e TEATRO IN FUGA in Libano e Giordania.
ore 21
durata 80 minuti circa
info e prenotazioni
prenotazioni.sabbia@gmail.com
mob 3381240457
Ingresso libero si consiglia la prenotazione
Performance teatrale realizzata coi rifugiati provenienti dall’ Africa ospiti del C.A.R.A. Centro Accoglienza Richiedenti Asilo di CASTELNUOVO DI PORTO alle porte di Roma.
Scene, costumi, disegno luci Yoko Hakiko
Musiche originali Rocco Cucovaz
Collaboratori al progetto Alba Bartoli Maria Sandrelli Daniele Cappelli Elisa Menon
Con la partecipazione della Cooperativa Auxilium, ente gestore del C.A.R.A. di Castelnuovo di Porto.
ArteStudio e Cane Pezzato in collaborazione con
TEATRO DI ROMA e con ROMA CAPITALE