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Ecco dove

27 – 28 maggio 2015

Liberamente ispirato a “Furore”, “Uomini e topi” e “Pian della Tortilla”di John Steinbeck

Lo spettacolo

Nel quadro delle sue attività volte a promuovere il dialogo interculturale, Il CIES produce lo spettacolo “Ecco dove” con la regia e adattamento di Gabriele Linari.

Lo spettacolo è il risultato di un laboratorio teatrale realizzato all’interno del progetto “Non uno di meno” – interventi a favore dell’inclusione scolastica degli studenti di origine straniera e di recente ingresso – cofinanziato dal FEI, Fondo Europeo per l’integrazione di cittadini dei paesi terzi. Inoltre lo spettacolo è stato in parte finanziato dal pubblico, attraverso una campagna di crowdfunding sostenuta da Banca Etica.

Dopo l’esperienza dello spettacolo Altrove (Teatro Ambra Jovinelli di Roma, Teatro Centrale Preneste) spettacolo che affrontava il tema dello “spaesamento” all’inizio di un percorso di migrazione, il gruppo teatrale del Centro MaTeMù ha affrontato il tema dell’approdo con lo spettacolo “Nella Tempesta” (Teatro Vascello, Teatro Quarticciolo, Acquario Romano), approfittando del capolavoro di Shakespeare per analizzare le conseguenze del viaggio dei migranti. Ora con “Ecco dove”, il gruppo teatrale si concentra sullo spostamento, sul vagare da una terra all’altra alla ricerca di un eldorado. E’ un viaggio di personaggi senza l’aura di santità, esseri umani “difettosi” e per questo vivi. Un’umanità “zoppa”, che vaga per terre sconosciute, compatrioti che divengono stranieri, eroi, loro malgrado, di una vicenda che si fa simbolo di ogni sopraffazione.

Lontano da ogni tipo di “pietà”, lo spettacolo vuole cantare il diritto di vivere, di spostarsi, di sognare una vita migliore. Sulla scena giovani attori – italiani, migranti e di “seconda generazione” – musicisti dal vivo e ballerini, tutti frequentatori del Centro Aggregativo MaTeMù del CIES, autori dell’adattamento – assieme al regista e agli insegnanti di musica e danza.

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