diario di bordo

Un dialogo improbabile al centro di un laboratorio, che è anche un incontro artistico. Che è poi una cifra – l'incontro – della Factory di India e del teatro contemporaneo, che gemma e si espande riconoscendo i suoi simili

Fabrizio Pallara sta incontrando e intervistando uno ad uno gli abitanti del Teatro India in un luogo intimo e appartato: il bagno.

Prove di trasmissione del senso – dalle improvvisazioni degli attori di Piscopompo Teatro alle interpretazioni dei bambini stimolate dal Teatro delle Apparizioni

Lo sforzo dell'incontro tra le diciotto compagnie di Perdutamente, portatrici di altrettante esigenze, pensieri, necessità. Un panorama senza sintesi che però è in grado di produrre "gesti da ricordare"

Spuntano postazioni di lavoro lungo i corridoi, dove si alternano lavori artigianali, occupazioni digitali, immaginazioni progettuali sotto coni di luce ora forti, ora fievoli, ora lividi. Proviamo a raccontarli come un insolito piano sequenza

Un gruppo eterogeneo di artisti riflette sull'arte dell'attore. Ribadendo come lo scarto tra un teatro che ricerca e uno che si accontenta sta nella scelta di mettere in giorno la propria biografia

Il teatro India e l'idea di residenza. Come trasformare lo spazio vuoto di India, così stimolante per la creazione, in un luogo che accolga? Attraverso l'abitare.

Per una sera sotto i riflettori al posto del teatro c'è lo sport. Non uno sport qualunque, ma quello che con il teatro condivide il gusto del palcoscenico: la boxe. Tony Clifton Circus coinvolge Perdutamente in una lezione di prepugilistica

Aggirarsi per i corridoi di India, in questa fase, significa imbattersi in ogni angolo in un corpo o in un pensiero. Tra questi, il lavoro artigianale di Opera

Che lingua si parla a India? Non è l'indiano, ma nemmeno il babelico. Una sintesi ancora forse non c'è, ma un ponte di parole è stato gettato.

Una mandria di zombi invade il foyer del Teatro India, fuoriuscita dal laboratori di Elvira Frosini e Daniele Timpano