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Il progetto e le storie

IL PROGETTO

Il palcoscenico della legalità è un progetto sperimentale di collaborazione tra teatri, istituti penitenziari minorili, scuole, università e società civile. Nel progetto sono coinvolte le maggiori Istituzioni teatrali d’Italia, le associazioni impegnate nell’antimafia e quelle che lavorano per il riutilizzo sociale dei beni confiscati. Il progetto nasce, nella sua prima forma di spettacolo, Dieci storie proprio così, dall’incontro con decine di familiari di vittime innocenti di mafia, camorra, criminalità e con i responsabili di cooperative e associazioni che sulle terre confiscate alla mafia hanno costruito speranze, lavoro, accoglienza, idee. In seguito a questo primo traguardo, lo spettacolo è diventato strumento di riflessione sul modo in cui strutturare un rapporto continuativo e di scambio benefico tra istituzioni pubbliche e private perché insieme si apprenda un nuovo alfabeto civile. Da allora, nelle scuole sono stati attivati laboratori propedeutici alla visione dello spettacolo (52.000 gli studenti coinvolti). Il linguaggio e le tecniche teatrali sono diventati strumento per imparare il lavoro di squadra, per ragionare sulla nostra responsabilità individuale e collettiva riguardo a logiche e culture mafiose. L’attività formativa è in corso nelle scuole di dieci regioni italiane. Parallelamente si è sviluppato il progetto di formazione sui mestieri del teatro negli istituti penitenziari minorili di Airola (BN) e Malaspina (PA), da cui sono nati gli spettacoli Aspettando il tempo che passa nel carcere di Airola, Fiesta al Malaspina di Palermo e il brano rap Puortame là fore interpretato da Lucariello e Raiz. Lo spettacolo Aspettando il tempo che passa è andato in scena in una prima versione nel teatro del carcere, ha aperto Napoli Teatro Festival ed è stato ospitato nella rassegna teatrale per le scuole del Teatro Pubblico Campano e continua la sua tournée in Italia. Nell’estate del 2017, il progetto ad Airola ha avuto un’evoluzione orientata alla musica e alla sceneggiatura. Grazie al laboratorio, coordinato dal rapper napoletano Lucariello, i ragazzi dell’IPM hanno contribuito alla scrittura del testo e al mix audio del brano Puortame là fore interpretato da Lucariello e Raiz, e del brano Al posto mio, di cui i detenuti detengono i diritti. Il laboratorio di sceneggiatura, coordinato da Maurizio Braucci, ha portato alla scrittura della sceneggiatura di un cortometraggio che è stato poi realizzato nel gennaio 2019. Nel 2017 The CO2 ha realizzato un film documentario, co-prodotto da Jmovie e Rai Cinema, che percorre le tappe di questo esperimento virtuoso. Raccontiamo un mondo che caparbiamente va avanti, che delinea un futuro su cui dobbiamo investire e accendere i riflettori. Nel 2018 lo spettacolo Dieci storie proprio così è stato messo in scena a Vienna, in occasione della IX sessione della Conferenza delle Parti della Convenzione di Palermo contro i fenomeni criminali transfrontalieri e la criminalità organizzata, presso la sede dell’UNODC – l’Ufficio delle Nazioni Unite sulla Droga e il Crimine.

Storie

Bruno Caccia: procuratore della Repubblica a Torino, ucciso dalla ‘ndrangheta nel 1983.

Cortocircuito: associazione culturale antimafia di Reggio Emilia. Nasce come giornalino studentesco indipendente e web-tv per le scuole. Ha messo in luce la penetrazione della criminalità organizzata di stampo mafioso nel territorio.

Gabriella Augusta Maria Leone: sindaco di Leinì, comune in provincia di Torino. La storia di un rinnovato impegno politico e sociale in un comune precedentemente sciolto per infiltrazioni mafiose.

Giovanni Tizian: giornalista calabrese. Si traferisce in Emilia Romagna dopo l’omicidio del padre. Laureato in criminologia presso l’Università di Bologna, conduce inchieste sulle mafie. Vive sotto scorta.

Gaetano Saffioti: imprenditore edile calabrese, testimone di giustizia. La sua denuncia ha contribuito all’arresto di molti boss della Piana di Gioia Tauro. Oggi vive sotto scorta.

Maria Stefanelli: prima donna testimone di giustizia contro la ‘ndrangheta. Vive con la figlia sotto protezione dello Stato ed è stata testimone al maxiprocesso Minotauro, che indaga le infiltrazioni delle cosche calabresi in Piemonte.

Sanitaensamble: orchestra giovanile attiva nel Rione Sanità di Napoli, offre a bambini, adolescenti e giovani una formazione musicale di alto profilo.

Tamara Ianni: collaboratrice di giustizia e testimone chiave nel processo al clan Spada. Per le sue dichiarazioni vive con la sua famiglia in una località protetta.

Paolo Borrometi: giornalista siciliano. Vive sotto scorta a causa delle numerose aggressioni e delle minacce di morte subite per le sue coraggiose inchieste sugli affari della mafia siciliana nelle province di Ragusa e Siracusa.

Cooperativa sociale “La paranza”: nata nel 2006 da un gruppo di ragazzi e ragazze del Rione Sanità di Napoli, ha contribuito alla riscoperta e alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale del quartiere.

Lo spettacolo

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