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Cos’è la Fondazione Teatro di Roma

 

La Fondazione rafforza il ruolo istituzionale del Teatro di Roma e garantisce un palcoscenico vario che non dimentica la grande tradizione del teatro d’arte ma dà spazio anche alla sperimentazione contemporanea e alla formazione artistica.  

La finalità della Fondazione è quella di promuovere la cultura teatrale creando un sistema che metta in rete attori e artisti, spettatori e operatori culturali, scuole e famiglie. 

Un palcoscenico di emozioni, idee, sguardi sul futuro. 

 

 

ll direttore artistico del Teatro di Roma

Luca De Fusco, direttore del Teatro di Roma è regista teatrale, lirico, radiofonico. Ha diretto attori come Eros Pagni, Gianrico Tedeschi, Mario Scaccia, Massimo Ranieri, Lina Sastri, Galatea Ranzi e molti altri. 

Prima di approdare alla direzione del Teatro di Roma ha diretto il Teatro stabile del Veneto, poi, dal 2011 al 2019, il Teatro di Napoli (che sotto la sua direzione è assurto al rango di Teatro Nazionale) e successivamente del Teatro Stabile di Catania. Ha effettuato regie, oltre che per i teatri diretti, anche per gli Stabili di Trieste, Bolzano, Palermo, Catania e per il teatro Vachtangov di Mosca.

Le sue regie hanno spaziato da Jorge Luis Borges (esordì a Venezia nel 1980 proprio dirigendo l’Aleph del grande scrittore argentino), a molti contemporanei come Luisa Spaziani, Anna Maria Ortese, Raffaele La Capria, Giuseppe Patroni Griffi… 

Lunga la serie dei classici antichi messi in scena dall’Eracle di Euripide, alla Elettra di Sofocle, Andromaca di Euripide, l’Orestea di Eschilo. Tra i titoli di Shakespeare vanno ricordati La Tempesta, Macbeth, Antonio e Cleopatra, Il mercante di Venezia. Di Carlo Goldoni ha messo in scena La bottega del caffè, La trilogia della villeggiatura, L’impresario delle Smirne. Altri classici di cui ha curato la regia sono le opere di Cechov, Molière. Per venire al Novecento vanno ricordati gli allestimenti da Brecht a Svevo, da Shaw a Stendhal, da Wilde a von Kleist e Schnitzler.

Particolare attenzione Luca De Fusco è dedicata all’opera di Luigi Pirandello di cui ha portato in scena i Sei personaggi in cerca d’autore, Vestire gli ignudi, Così è se vi pare, Come tu mi vuoi.

La storia del Teatro di Roma

Il Teatro di Roma nasce come Teatro Stabile della Capitale nel 1964 sotto la direzione artistica di Vito Pandolfi, con una sede provvisoria al Teatro Valle.

Nel 1972, ripristinata la sede storica del Teatro Argentina, il nuovo direttore Franco Enriquez dà al Teatro Stabile il suo nome definitivo di Teatro di Roma. Enriquez incentiva i rapporti con la città e instaura collaborazioni con alcune ‘cantine’ romane inserendone gli spettacoli nel cartellone dello Stabile.

Luigi Squarzina vi approda nel 1976 e fa del Teatro il centro propulsore delle Estati Romane che trasformano la città in palcoscenico facendo tornare i cittadini nelle strade per partecipare a riti collettivi in anni di paura e di isolamento: è l’epoca del “Meraviglioso Urbano” e delle “Estati Romane” inventante dall’assessore Renato Nicolini.

Nel 1983 Maurizio Scaparro inizia il suo progetto che, attraverso un programma triennale dedicato all’Europa, all’Italia e a Roma, persegue, con questa ideale piramide rovesciata, un approfondimento del linguaggio teatrale di quegli anni.

Al Teatro di Roma dal 1991, Pietro Carriglio riprende alcuni temi che gli sono cari: la parola, la lingua poetica, a cominciare da Dante, e la tradizione, perché, come egli stesso dichiara, “un teatro senza una sua drammaturgia è un teatro morto”.

Luca Ronconi arriva al Teatro di Roma con tutta la forza del suo prestigio internazionale nel 1994, quando da poco il Teatro è entrato a far parte dell’Unione dei Teatri d’Europa. Proprio a Roma Ronconi dirige alcuni spettacoli che segnano altrettante tappe fondamentali della sua ricerca, fra i quali il celebre Pasticciaccio di Carlo Emilio Gadda.

Nel 1999 Mario Martone, nuovo direttore del Teatro di Roma, acquisisce il non tradizionale spazio del Teatro India potendo così ampliare e rinnovare la programmazione.

Dal 2002 il direttore è Giorgio Albertazzi e appartiene alla sua direzione, fra l’altro, la realizzazione del XIV Festival dell’Unione dei Teatri d’Europa.

Giovanna Marinelli giunge alla direzione del Teatro nel 2008, dopo aver ricoperto importanti incarichi nel mondo dello spettacolo e della cultura. Da sempre attenta ai linguaggi della scena contemporanea, Marinelli non tralascia di dare spazio all’esperienza formativa e creativa del teatro per i ragazzi, acquisendo e programmando i cosiddetti “Teatri di Cintura”.

Con Gabriele Lavia, direttore dal 2011, il Teatro di Roma raccogliere i fermenti più vivi del classico senza escludere alcune tra le novità più coerenti della scena italiana e straniera.

Da maggio 2014, Antonio Calbi, già direttore del Teatro Eliseo, eredita il timone del Teatro e disegna con rinnovato entusiasmo ed energia una nuova prospettiva, ripartendo da Roma e puntando alla rigenerazione del Teatro attraverso progetti e programmi produttivi, riaprendo il Teatro India e en entendant il Teatro Valle. In tal modo il Teatro della Capitale potrà ambire a divenire nei fatti il Teatro della Nazione.

Alla direzione di Antonio Calbi segue, nel 2019, quella di Giorgio Barberio Corsetti, poi divenuto consulente artistico dello Stabile Nazionale coadiuvato, fino al 31 dicembre 2021, dalla consulenza artistica di Francesca Corona per il Teatro India. Insieme sperimentano una progettazione duale finalizzata alla costruzione di inedite modalità di produzione artistica e di partecipazione dello spettatore, contaminando lo spazio scenico con dispositivi performativi d’avanguardia e intessendo nel tessuto urbano visioni, creazioni e linguaggi contemporanei per un teatro vivo, necessario, aperto e ancorato ai concetti di condivisione e scoperta.

Nel 2022 inizia un periodo di commissariamento, avviato nel novembre precedente con l’affidamento dell’incarico di commissario straordinario all’avvocato Gianluca Sole, che ha condotto l’Ente verso un nuovo assetto giuridico con specifico modello organizzativo, ponendo le basi per il risanamento della gestione e garantendo la continuità operativa e il rilancio dell’attività teatrale. Il mandato commissariale è stato poi conferito a Giovanna Marinelli, a cui è spettato il compito di rilanciare lo Stabile nazionale e completare il percorso di transizione dell’Ente fino alla ricostituzione degli organi della Fondazione.

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