Ivan
Teatro India 12 – 22 aprile 2018
Ivan, dai Fratelli Karamazov, con Fausto Russo Alesi
diretto da Serena Sinigaglia in una riscrittura di Letizia Russo
Ivan
liberamente tratto da I fratelli Karamazov
di Fëdor Dostoevskij
riscrittura Letizia Russo
consulenza Fausto Malcovati
regia Serena Sinigaglia
con Fausto Russo Alesi
scene Stefano Zullo – luci Roberta Faiolo
Produzione ATIR Teatro Ringhiera, Teatro Donizetti Bergamo
Dal 12 al 22 aprile al Teatro India un titanico Fausto Russo Alesi è il protagonista assoluto di Ivan, appassionante e appassionato monologo tratto dal celebre romanzo di Dostoevskij, I fratelli Karamazov, diretto con sensibilità da Serena Sinigaglia, in una riscrittura di Letizia Russo.
Uno scrigno di ispirazione e riflessioni, un esercizio di teatro alto, un’unica voce che si fa espressione di una polifonia di più personaggi attraverso una scrittura raffinata e una struttura ad anello che ruota intorno alla Leggenda del Grande Inquisitore. Infatti, ad andare in scena è lo splendido capitolo dei Karamazov in cui Dostoevskij immagina che Cristo torni sulla terra, nella Siviglia dell’Inquisizione e sia messo in catene dal Grande Inquisitore. «Amo i classici. Amo la grande letteratura russa dell’800 – riflette Serena Sinigaglia – perché in essa gli uomini osavano ancora chiedersi il perché delle cose, osavano affrontare i grandi temi dell’esistenza. Chi sei? Cos’è l’uomo? Quale il senso del suo agire nel mondo? Cos’è la libertà? Esiste un ordine nel caos? E la violenza, la violenza di cui è intriso l’uomo, ha un’espiazione possibile? Abbandonarsi alla lettura de I fratelli Karamazov è un viaggio nel tempo attraverso gli uomini, nell’uomo. Ed ecco spiccare un uomo tra gli uomini, o forse è solo un ragazzo troppo maturo per i suoi anni».
Il Grande Inquisitore è il capitolo de I fratelli Karamàzov che rappresenta il manifesto del pensiero religioso dello scrittore. In questo passaggio quasi indipendente dal resto del romanzo, Ivan racconta al fratello Aleša di Cristo che, tornato sulla terra, e precisamente nella Siviglia del 500 infiammata dai roghi dell’Inquisizione, viene dichiarato eretico e messo in catene dal Grande Inquisitore. La riscrittura di Letizia Russo non si limita all’episodio del Grande Inquisitore ma inquadra, mediante dei passaggi dall’essenziale esaustività, tutto il senso del romanzo. Così, la regista Serena Sinigaglia affronta il testo costruendo nello spazio fisico lo spazio mentale di Ivan, «il secondo dei figli Karamazov, il più tormentato, il più assolutamente umano: Ivan. L’uomo e l’intera umanità visti dagli occhi di Ivan Karamazov, questo il nostro viaggio. I fratelli Karamazov secondo Ivan, se volete». Un viaggio dalla valenza metaforica universale, con il quale si riannoda il sodalizio artistico tra Serena Sinigaglia e Fausto Russo Alesi: «ma noi due non bastiamo di fronte all’enormità del viaggio intrapreso – continua la regista – Vi presento pertanto gli altri due compagni di ventura. Letizia Russo, autrice teatrale, intellettuale originale, unica, capace di guardare al mondo e di trascriverlo come fosse il suo da sempre. A lei il compito di costruire una drammaturgia che a partire dal libro sappia racchiudere il pensiero e le azioni di Ivan. Non solo “Il grande inquisitore” dunque ma i nervi, i muscoli, l’anima, il sangue di chi quel racconto lo ha partorito. Lui, Ivan. E infine Fausto Malcovati, uno dei più grandi conoscitori della lingua e della letteratura russa in Italia. Fausto ci aiuterà a distinguere, a conoscere, a tradurre, a tradire senza “violare” l’opera dell’immenso autore russo. Non altro posso qui aggiungere, a parlare sia da ora lo spettacolo. E che vogliate apprezzarlo e goderne è desiderio sincero di noi tutti. A teatro, dunque! A teatro!».
Lo spettacolo si inserisce nel percorso di Stagione Trittico Dostoevskij, una proposta di viaggio nell’opera e nella visione dell’autore russo: dall’innovativo allestimento di Delitto e castigo del moscovita Konstantin Bogomolov; alla proposta di una doppia riscrittura all’India: quella del già citato Ivan e dei Malvagi diretto e interpretato da Alfonso Santagata.