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Non ti pago

Elledieffe – La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo  

 

Dal 21 febbraio al 5 marzo

Non ti pago

di Eduardo De Filippo

regia Luca De Filippo

 

Personaggi ed Interpreti:

Ferdinando Quagliuolo  Gianfelice Imparato

Concetta, sua moglie  Carolina Rosi

Stella, loro figlia  Carmen Annibale

Aglietiello, uomo di fatica in casa Quagliuolo  Nicola Di Pinto

Margherita, cameriera  Viola Forestiero

Mario Bertolini  Massimo De Matteo

Erminia, sua zia  Paola Fulciniti

Vittorio Frungillo  Federica Altamura

Luigi Frungillo  Andrea Cioffi

Carmela, popolana  Paola Fulciniti

Don Raffaele Console  Gianni Cannavacciuolo

Lorenzo Strummillo, avvocato  Giovanni Allocca

 

scene Gianmaurizio Fercioni

costumi Silvia Polidori

musiche Nicola Piovani

luci Stefano Stacchini

 

“Non ti pago”, ultima e memorabile regia di Luca De Filippo, è più di uno spettacolo, è un piccolo gioiello pieno di ironia, ritmo e vitalità.
Fedele alla scrittura e ai tempi teatrali del padre, in continuità con lo spirito originario, senza rinunciare alla propria identità creativa, Luca De Filippo ha realizzato una regia solida e precisa, che regala al pubblico una commedia della migliore tradizione: coinvolgente e insieme irresistibilmente divertente.

Scritta nel 1940, è un perfetto meccanismo comico. Protagonisti sono i sogni, le vincite al lotto, le superstizioni e le credenze popolari di un’umanità dolente e sfaccendata che, nonostante le paure e le angosce della vita quotidiana, non rinuncia mai alla speranza e all’attesa di quel colpo di fortuna, che le potrebbe garantire un futuro migliore. Il riso e la tensione, il ritmo dell’azione e quello del pensiero, si mescolano in modo geniale e, come in tutte le commedie di Eduardo, la sottile e apparente leggerezza lascia intravedere un ritratto ironico e pungente della nostra società.

Gianfelice Imparato, formatosi alla scuola di Eduardo, attore di solida esperienza che lo stesso Luca aveva chiamato a sostituirlo nel ruolo di Ferdinando Quagliuolo, è perfettamente a suo agio nei panni dello stravagante protagonista, continuamente in bilico tra sogno e realtà.
Ad affiancarlo, una compagnia appassionata e unita intorno a Carolina Rosi, che fa di Concetta, la moglie di Ferdinando, il ritratto di una donna dalle tante e diverse sfumature: inquieta e al tempo stesso concreta.

“Non ti pago” è un omaggio a Luca, grande attore e regista, a poco più di un anno dalla sua scomparsa. Continuare il suo lavoro è forse il modo migliore per ricordarlo e per proteggere l’immenso patrimonio culturale di una delle più antiche famiglie della tradizione teatrale napoletana e italiana.

COSI’ LA STAMPA

Ci sarebbe un modo molto bello di ricordare Luca De Filippo, che se n’è andato all’improvviso lasciando una scia di rimpianto e di ricordi: vedere l’ultimo spettacolo da lui diretto Non ti pago, una cosa viva, piena di humour, di charme che sa divertire il pubblico anche grazie a un gruppo di attori affiatati, con i tempi perfetti che questo testo eduardiano richiede.

Maria Grazia Gregori – l’Unità

 

 

Gianfelice Imparato offre una prova da antologia, restituendo perfettamente il mélange di nevrosi, instabilità emotiva, testardaggine, paura, invidia, dispotismo, che connota il personaggio; e Carolina disegna di Concetta un ritratto che trova un’altrettanto ricca gamma di sfumature. (…) Lo spettacolo sembra aver acquistato un’energia nuova, che si può spiegare solo con la volontà comune di coloro i quali vi partecipano di rendere omaggio alla memoria di Luca De Filippo. Accade assai raramente nel teatro. E così anche ciascuno degli altri interpreti, senza distinzione bravissimi, va oltre la bravura.

Ernico Fiore – Controscena

 

 

Uno spettacolo divertente, con un bel ritmo e pieno di vitalità che funziona in modo nitido. Gianfelice Imparato fa Ferdinando con la sua tradizionale bravura (…) La compagnia è di tutti bravi caratteristi, capaci di non scadere nel ritratto convenzionale della macchietta, attori forti della tradizione napoletana, in cui si vede il frutto di un lavoro lunghissimo di memoria storica e presenza viva.

Anna Bandettini – la Repubblica

 

Lo spettacolo

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