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Premi Le Maschere del Teatro Italiano – Cerimonia di consegna

CERIMONIA DI CONSEGNA
Teatro Argentina, 12 settembre 2025 ore 19.00
in diretta differita su Rai Uno dal palcoscenico del Teatro Argentina di Roma

Conduce la serata Teresa Saponangelo
con co-conduttore Antonio Bannò  e ospite speciale Claudia Gerini
insieme a grandi protagonisti del teatro

TREDICI LE CATEGORIE PREMIATE | QUATTRO PREMI SPECIALI |
MOLTI OSPITI IN SALA | E TANTI ARTISTI DELLA SCENA TEATRALE

Alessandro Camera I Alessandro Ferroni I Andrea Viotti I Alessandro Averone I Carlo Sciaccaluga I Caterina Tieghi I Davide Enia I Davide Sacco I Dino Lopardo I Elia Schilton I Fabrizio Gifuni I Federica Di Martino I Francesco Biscione I Gabriele Lavia I Gianluca Sbicca I Gianni Carluccio I Gianni Staropoli I Gigi Saccomandi I Giuliana De Sio I Giovanni Drago I Gregorio Zurla I Kepler-452 I Katarina Vukcevic I Lino Guanciale I Luca Lazzareschi I Massimiliano Civica I Massimo Cordovani I Mersila Sokoli I Milvia Marigliano I Pasquale Scialò I Roberto Andò I Sara Putignano I Silvia Siravo I Valerio Binasco I Valentina Picello I Viola Graziosi

Venerdì 12 settembre (ore 19) sul palcoscenico del Teatro Argentina si terrà la cerimonia di consegna delle Maschere del Teatro Italiano 2025, il riconoscimento teatrale giunto alla ventiduesima edizione, che premierà gli artisti e gli spettacoli andati in scena nella passata Stagione, con la consueta diretta differita su Rai Uno.
A condurre la serata sarà l’attrice Teresa Saponangelo, vincitrice del David di Donatello, affiancata da Antonio Bannò, giovane e promettente volto della scena teatrale e cinematografica italiana.
La cerimonia sarà impreziosita anche dalla partecipazione di Claudia Gerini come ospite speciale, che regalerà al pubblico un suggestivo momento canoro interpretando La nevicata del ‘56 di Franco Califano, con l’accompagnamento del musicista Mario Donatone.

Per la consegna dei premi, si uniranno a Saponangelo due talenti emergenti del Corso di perfezionamento del Teatro di Roma, Federica Quartana e Federico Gariglio. Un tocco di eleganza è riservato allo stile di Federica Quartana, che indosserà due abiti dello stilista e creative director Alessio Visone, noto per vestire grandi protagoniste del cinema e della televisione.

Il Premio – ideato nel 2002 dal regista Luca De Fusco e dal giornalista Maurizio Giammusso con il Patrocinio dell’Agis, per il secondo anno promosso e organizzato dalla Fondazione Teatro di Roma – rinnova l’impegno nella valorizzazione del teatro italiano in tutte le sue espressioni. Affidandone il giudizio a una platea di oltre 1000 professionisti, a cui si uniscono per la prima volta alcuni abbonati dei maggiori teatri nazionali che, attraverso un sistema di votazione elettronica anonimo, decretano i vincitori delle terne selezionate dalla giuria guidata dal presidente Gianni Letta.

Anche l’edizione di quest’anno premia tredici categorie e quattro premi speciali, annoverando tra i finalisti artisti, artiste e spettacoli di riconosciuto valore teatrale. Per la Miglior regia, la terna include i talenti di Roberto Andò per Sarabanda, Gabriele Lavia per Re Lear e Carlo Sciaccaluga per Equus; mentre per il Miglior spettacolo di prosa si contendono il premio A place of safety (di Kepler-452), Re Lear (regia di Gabriele Lavia) e Capitolo Due (regia di Massimiliano Civica); per la categoria Migliore autore di novità italiana si sfidano Kepler-452, Dino Lopardo e Davide Sacco.

L’arte dell’interpretazione è valorizzata dal Premio Miglior attore protagonista, che vede confrontare tre grandi nomi come Valerio Binasco per Cose che so essere vere, Lino Guanciale per Ho paura torero e Alessandro Averone per Crisi di nervi. Tra le donne, la categoria Migliore attrice protagonista include artiste del calibro di Giuliana De Sio per Cose che so essere vere, Federica Di Martino per Lungo viaggio verso la notte e Milvia Marigliano per I parenti terribili. Le nomination per Miglior attore non protagonista, vedono in lizza Francesco Biscione per Guerra e pace, Luca Lazzareschi per Re Lear ed Elia Schilton per Sarabanda; mentre per la Migliore attrice non protagonista sono candidate Viola Graziosi per Il caso Kaufmann, Sara Putignano per Ho paura torero e Silvia Siravo per Re Lear.

Il premio per il Miglior interprete di monologo celebra le prove soliste di Davide Enia per Autoritratto, Fabrizio Gifuni per I fantasmi della nostra storia e Valentina Picello per Anna Cappelli, mentre il futuro del teatro è rappresentato dai candidati per Miglior attore/attrice emergente: Giovanni Drago, Mersila Sokoli e Caterina Tieghi.

Il successo di uno spettacolo passa anche per l’eccellenza tecnica e la creatività declinate attraverso scene, luci, costumi e musiche. I candidati per Miglior scenografia sono Alessandro Camera, Gianni Carluccio e Gregorio Zurla, mentre per Miglior costumista sono in lizza Gianluca Sbicca, Andrea Viotti e Katarina Vukcevic, inoltre i candidati per Migliori musiche sono Massimo Cordovani, Alessandro Ferroni e Pasquale Scialò, infine per le Migliori luci i nomi in gara sono Gianni Carluccio, Gigi Saccomandi e Gianni Staropoli.

Quattro importanti riconoscimenti speciali arricchiscono l’edizione 2025 delle Maschere: il Premio alla carriera consegnato a Tullio Solenghi; il Premio Speciale Internazionale Maurizio Scaparro al regista argentino Claudio Tolcachir; il Premio Graziella Lonardi Buontempo assegnato ad Alessandra Necci.

A questi si aggiunge per la prima volta il ritorno del Premio Speciale Italo Gemini, storico riconoscimento dell’Agis istituito nel 1985, intitolato al suo fondatore e primo presidente, e che torna dopo trent’anni di assenza in occasione dell’80° anniversario dell’Associazione. Il Premio verrà conferito a una figura che, con il suo impegno e la sua visione, ha contribuito in modo significativo alla crescita e alla valorizzazione del mondo dello spettacolo.

I vincitori delle tredici categorie in gara si conosceranno durante la serata di cerimonia e ciascuno premiato riceverà una maschera in acciaio posata su una pietra dell’Etna, un’opera d’arte unica creata dall’artista e artigiano del metallo Paolo Gambardella.

 

TERNE FINALISTE

  • Miglior spettacolo di prosa
  • A place of safety, ideazione Kepler-452 regia e drammaturgia Enrico Baraldi e Nicola Borghesi
  • Re Lear, regia di Gabriele Lavia
  • Capitolo Due, regia di Massimiliano Civica
  • Miglior regia
  • Roberto Andò. per Sarabanda
  • Gabriele Lavia per Re Lear
  • Equus, regia di Carlo Sciaccaluga
  • Miglior attore protagonista
  • Valerio Binasco, per Cose che so essere vere
  • Lino Guanciale, per Ho paura torero
  • Alessandro Averone per Crisi di nervi
  • Migliore attrice protagonista
  • Giuliana De Sio, per Cose che so essere vere
  • Federica Di Martino, per Lungo viaggio verso la notte
  • Milvia Marigliano, per I parenti terribili
  • Miglior attore non protagonista
  • Francesco Biscione, per Guerra e pace
  • Luca Lazzareschi, per Re Lear
  • Elia Schilton, per Sarabanda
  • Migliore attrice non protagonista
  • Viola Graziosi, per Il caso Kaufmann
  • Sara Putignano, per Ho paura torero
  • Silvia Siravo, per Re Lear
  • Miglior attore/attrice emergente
  • Giovanni Drago, per Cose che so non essere vere
  • Mersila Sokoli, per Guerra e pace
  • Caterina Tieghi, per Sarabanda
  • Miglior interprete di monologo
  • Davide Enia, per Autoritratto
  • Fabrizio Gifuni, per I fantasmi della nostra storia
  • Valentina Picello, per Anna Cappelli
  • Miglior scenografo
  • Alessandro Camera, per Re Lear
  • Gianni Carluccio per Sarabanda
  • Gregorio Zurla, per Il Golem
  • Miglior costumista
  • Gianluca Sbicca, per Ho paura torero
  • Andrea Viotti, per Re Lear
  • Katarina Vukcevic, per I parenti terribili
  • Migliori musiche
  • Massimo Cordovani, per I parenti terribili
  • Alessandro Ferroni, per Uccellini
  • Pasquale Scialò, per Sarabanda
  • Migliore autore di novità italiana
  • Kepler-452 per A place of safety
  • Dino Lopardo, per Affogo
  • Davide Sacco, per Il medico dei maiali
  • Migliori luci
  • Gianni Carluccio per Sarabanda
  • Gigi Saccomandi, per Guerra e pace
  • Gianni Staropoli, per Il Golem