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IMMAGINI DI CITTÀ

21 aprile / streaming online

IMMAGINI DI CITTA’
laboratorio artistico sulla toponomastica e i segni urbani della città di Roma

in collaborazione con il DAMS dell’Università Roma Tre e con il progetto Dominio Pubblico

Non sapersi orientare in una città non significa molto. Ci vuole invece una certa pratica per smarrirsi in essa come ci si smarrisce in una foresta. I nomi delle strade devono parlare all’errabondo come lo scricchiolio dei rami secchi, e le viuzze del centro gli devono scandire senza incertezze, come in montagna un avvallamento, le ore del giorno.
Walter Benjamin

La città è il risultato di una stratificazione di segni che provengono da epoche diverse. Segni che talvolta rispondo a logiche remote, di cui si sono persi i riferimenti, cancellati dal tempo o dalla naturale metamorfosi della città. In questo processo continuo, che ha a che fare tanto con la realtà fisica – le strade, le statue, i palazzi, le piazze – quanto con la memoria collettiva, anche i simboli residui finiscono per scomparire: diventano cioè invisibili, poiché non si è più in grado di leggerli senza conoscerne la storia.

Immagini di città  è un laboratorio sulla sedimentazione di Roma, che attraversa la sua toponomastica e i segni che marcano le sue strade. Un progetto che nasce nel contesto del Cantiere dell’immaginazione – la stagione 2020-2021 del Teatro di Roma, dedicata alla riflessione e al dialogo poroso con la città.

Come le statue e i monumenti, i nomi delle strade raccontano una storia sancita dal sigillo dell’ufficialità. Un racconto, o una celebrazione simbolica, che nel 2020 è stato al centro di una critica estesa a livello internazionale, cresciuta attorno alle proteste del movimento Black Lives Matters. Statue e simboli sono divenuti l’oggetto dello scontro: occorre cancellare o conservare, riscrivere o contestualizzare? Queste differenti possibilità sono divenute tasselli di un dibattito acceso, in cui immaginare lo spazio urbano come un corpo vivo, che risponde alle mutate condizioni della storia e della sensibilità collettiva.
Il laboratorio Immagini di città vuole riannodare gli elementi di questo dibattito, ma anche raccontare i molti volti di Roma, grazie alla collaborazione con docenti, autori e autrici, esperti/e. La proposta è quella di una pratica collettiva che parte dal passato per proiettarsi nel presente per “riscrivere” la mappa della città. In un momento in cui il teatro è forzatamente qualcosa di “altro”, con Immagini di città ci immergiamo in un esercizio di immaginazione attraverso linguaggi artistici e riflessioni teoriche.

Il laboratorio si svolgerà in tre fasi:

  1. Nella prima parte del laboratorio i partecipanti incontreranno scrittrici e scrittori, storici/che, giornalisti/e e artisti/e. Alessandra Tarquini e Igiaba Scego, Barbara Belotti e Stefano Geraci, Max Collini e Graziano Graziani, Filippo Laporta e Vanessa Roghi, Paolo Fallai racconteranno la loro visione della città, seguendo diversi percorsi di approfondimento, in base ai differenti linguaggi e sensibilità. Gli incontri si svolgeranno online (maggiori info in fondo).
  2. La seconda parte sarà dedicata all’esplorazione della città. Verranno costituiti uno o più gruppi di partecipanti che avranno modo di mettere a fuoco la storia di una zona di Roma, entrando in contatto e in dialogo con le associazioni che la animano, con i teatri e con i gruppi artistici o di intervento sociale. Percorrere le strade, scoprire i segni e le storie, sarà un modo per affondare le mani in prima persona nel depositato di narrazioni che costituiscono l’ossatura dei luoghi che andremo ad esplorare.
  3. La fase finale del laboratorio sarà dedicata alle mappe immaginarie. Con il bagaglio di storie, simboli ed emozioni raccolte lungo la strada e negli incontri, ogni gruppi di partecipanti sarà chiamato a riscrivere in modo creativo la mappa della città, in collaborazione con alcuni/e artisti/e che seguiranno questa fase conclusiva del progetto per realizzare, assieme ai partecipanti, un “deposito” di quanto elaborato.

Le mappe e i segni che emergeranno dai vari percorsi saranno poi raccolte in un’unica mappa, che verrà condivisa con il pubblico in un momento espositivo dedicato alla città di Roma.

 

PRIMA TAPPA – marzo/aprile

Cinque incontri sulla toponomastica

giovedì 18 marzo ore 13 – streaming online

1- Residui del fascismo e del colonialismo.
Con la scrittrice Igiaba Scego, che ha realizzato il volume “Roma negata”, che disegna percorso post-coloniali rileggendo le tracce della storia, e con la professoressa Alessandra Tarquini, che si è confrontata con l’eredità del fascismo, intraprenderemo un percorso attraverso queste due storie intrecciate a partire da strade e statue della città di Roma
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giovedì 25 marzo ore 13 – streaming online
2- La questione femminile e il funzionamento di una commissione toponomastica.
In questo incontro Barbara Belotti, che fa parte della commissione toponomastica del comune di Roma e dell’associazione “Toponomastica femminile”, affronteremo il tema della scarsa presenza delle donne nelle intitolazioni della capitale; il professor Stefano Geraci, che ha pure fatto parte della commissione comunale, ci racconterà quali criteri vengono seguiti, quale contraddizioni si creano e che tipo di narrazioni si scontrano nella scelta dei nomi delle strade.
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giovedì 1 aprile ore 13 – streaming online
3- Toponomastiche bizzarre e l’eredità della sinistra italiana.
Con il terzo incontro usciamo dai confini della Capitale. Max Collini, cantante e autore dei testi del gruppo emiliano Offlaga Disco Pax, racconterà la toponomastica emiliana ricca di segni e nomi legati alla storia del comunismo, argomento trattato in modo suggestivo e divertente in più di una canzone della band, il cui stesso nome deriva da un toponimo lombardo. Graziano Graziani, autore dell’“Atlante delle micronazioni”, affronterà il tema delle intitolazioni immaginarie nel mondo delle micronazioni e dei toponimi bizzarri, realmente esistenti oppure oggetto di fantasiose proposte in corso di approvazione.
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giovedì 15 aprile ore 13 – streaming online

4- I luoghi e la letteratura, da Pasolini e Carlo Levi a Gianni Rodari.
Torniamo a parlare delle strade di Roma attraversando il rapporto che ha con la letteratura e i suoi autori. Con il critico letterario Filippo La Porta, autore di “Roma è una bugia” (Laterza, 2014), faremo un percorso nella Roma letteraria, tra i luoghi dei romanzi e quelli che hanno ospitato autori in carne e ossa, come Pasolini e Carlo Levi. La storica Vanessa Roghi, autrice di una recente biografia di Rodari (“Lezioni di fantastica”, Laterza, 2020), ci racconterà il fecondo e immaginifico rapporto tra il massimo autore italiano di libri per ragazzi e la toponomastica, reinventata alla luce della grammatica della fantasia.
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mercoledì 21 aprile
ore 18 – 
streaming online – in occasione del Natale di Roma

5- 
La Roma degli errori e la Roma dei segni.
Quinto e ultimo degli incontri condotti da Graziano Graziani del laboratorio partecipativo e artistico Immagini di città. Con Paolo Fallai, giornalista e scrittore, profondo conoscitore delle vie di Roma, che ha raccontato da molti punti di vista, andremo per i luoghi “sbagliati” della Capitale alla riscoperta delle targhe che riportano informazioni erronee, oppure delle false attribuzioni che si sovrascrivono a quelle vere, costruendo una mitografia verosimile ma, a volte, non del tutto esatta; mentre Giorgio de Finis, antropologo, artista e curatore del progetto Museo delle periferie, proporrà il suo personale viaggio tra i segni che riscrivono la città con l’intervento La città tatuata: geografia dei fregi e degli sfregi urbani dipinti, aggirandosi tra i murales e altre istallazione artistiche che, come moderni monumenti e architetture, aggiungono o modificano l’immaginario sulla pelle di Roma.
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ore 17.00
Dov’è il centro di Roma? I luoghi della città raccontati dagli adolescenti”

a cura di Roberto Gandini e Gianluca Rame.
Un video di interviste a studenti di scuole romane che stanno lavorando con il Laboratorio Teatrale integrato Piero Gabrielli al progetto pilota legato al Purgatorio.
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SECONDA TAPPA – maggio

Esplorazione della città

 

TERZA TAPPA – giugno

Elaborazione della mappa immaginaria di Roma

 


modalità di partecipazione

Il laboratorio è gratuito, per iscriversi è necessario essere maggiorenni e inviare una richiesta di partecipazione entro domenica 28 febbraio alle ore 13.00 all’indirizzo e-mail atelier@teatrodiroma.net indicando nell’oggetto nome cognome e un recapito telefonico.
Il numero dei partecipanti sarà definito in base alle esigenze legate all’emergenza epidemiologica e alla formazione dei gruppi.

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