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Quarticciolo _ illustrata da WUARKY 

La mappa

Nell’ansa che si forma tra la Palmiro Togliatti e la Prenestina, lì sorge il Quarticciolo. Un quartiere vezzeggiativo, una borgata come tante dimenticata dall’istituzione, dove l’autogestione dal basso si mescola con lo stigma della reputazione.  Eppur qualcosa si muove.  La lotta per la casa porta le impalcature per le ristrutturazioni, la palestra popolare germoglia un doposcuola che porta come frutto una nuova palestra, dalla bocciofila nasce una casa di quartiere, dal verde incolto un parco partigiano. Un teatro, una biblioteca e un gran frastuono, a Quarticciolo nessuno è solo.
WUARKY

Passeggiate e lavoro di gruppo

Pietro Vicari dell’Università Roma Tre ha accompagnato il gruppo del Quarticciolo nei meandri di un quartiere che «parla poco, ma si fa capire bene» (Citti Giordana). Grazie ai diversi approfondimenti sulla storia e in particolare sulla militanza antifascista del quartiere i partecipanti hanno dato vita a una ricca serie di proposte per reimmaginare il Quarticciolo: dall’ironico e provocatorio Cucchiaio deformato delle Favelas alla fontana La canta delle marane in memoria di Cecilia Mangini, senza dimenticare i monumenti al Gobbo del Quarticciolo e a Remo Capitani, la targa dedicata ai Diavoli Rossi – squadra di calcio che durante l’occupazione nazifascista occupò i campi da gioco sequestrati propugnando i valori sportivi che la guerra offese – o le nuove intitolazioni Via Grande duello, Via Abbasso tutti viva noi, Via Lo chiamavano Trinità e tante altre.
Hanno partecipato alle attività di gruppo: Marinelli Marta, Citti Giordana, Genovese Emanuele, Merafina Simone, Ormanni P. Roberto, Sessa Sara, Silvestri Simona

L’artista

WUARKY, classe 92’, dopo vari studi artistici, che vanno dal 2010 al 2016; inizia il suo percorso creativo. Artista, illustratore, Urban artist e tatuatore; da subito approccia al mondo del writing e all’urban art. Nel 2014 inizia uno studio sull’immaginario iconografico della madonna, la cui ricerca lo porta a trovare lo stile che viene perfettamente rappresentato nelle opere della mostra “Hic et Nunc” del 2019. In questo anno si dedica soprattutto all’arte sovversiva cercando di passare messaggi e emozioni attraverso i poster esposti nelle banchine pubblicitarie. Durante tutto il suo percorso artistico realizza murales in giro per il mondo e poster da applicare nelle strade, nei vicoli e nelle piazze. Ultimamente si sta dedicando molto al mondo dei tatuaggi realizzando su pelle le opere esposte nelle mostre personali a Berlino, Roma, Milano, Livorno e molte altre città; il suo stile ormai si sta sempre più definendo nell’approfondimento di figure classiche reinterpretate nella società moderna, cercando di decostruire e ricreare un’alternativa artistica originale e vera, con messaggi socio politici che fanno dell’artista un filosofo delle linee e del colore.

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