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ABITARE IL RITORNO. ECHI E VISIONI DI DONNE UOMINI E OGGETTI

Teatro India, 10 – 11 luglio 2021

Abitare il ritorno. Echi e visioni di donne uomini e oggetti

Esito di laboratorio a cura di Fabiana Iacozzilli
collaborazione artistica Asinitas APS, Antonia D’amore, Luca Lòtano
Testi a cura de* partecipant* al laboratorio e testi tratti da
Gemma di Giovanni De Merulis e Una vita che non si sa di Luca Lòtano e Aloyce Paijana
con Anna Capuani, Chiara Cecchini, Maurizia Di Stefano, Yasmila Gboullou
Happy Ikuesan, Ilaria Iuozzo, Ali Jubran, Zara Kian, Coeurcia Ayissou Laini
Mimie Asumani Laini, Piero Lanzellotti, Federica Mezza, Aloyce Paiyana
Jack Spittle, Rasheed Sule, Mahamadou Kara Traore, Nour Zarafi
musiche e suoni Matteo Portelli

prenotazioni e orari

10 e 11 luglio ore 11.30 del mattino

 

I racconti non si preoccupano tanto della chiarezza, delle distinzioni.
I racconti sono il territorio della confusione, dell’ambiguità,
del molteplice e del disordine,
sono insomma il territorio di come stanno realmente le cose

Asinitas presenta Abitare il ritorno. Echi e visioni di donne uomini e oggetti, esito del laboratorio condotto da Fabiana Iacozzilli in collaborazione artistica con Antonia D’Amore e Luca Lotano a partire dal mese di febbraio 2021. Hanno partecipato le studentesse e gli studenti delle scuole di italiano di Asinitas, in un gruppo misto composto da italiani e stranieri.
La memoria, le origini, le radici, la carta e la domanda da dove vengo? sono al centro del lavoro che Fabiana Iacozzilli ha portato avanti insieme ai partecipanti al laboratorio. Le risposte sono molteplici: io vengo da un nome, da una casa, da un’altra persona, da una nonna, da una madre o da un padre, da una trottola, da una fotografia, da un fantasma, da una cena di famiglia, da un gigante, dal canto della notte. Il linguaggio scenico che veicola la materia artistica è il teatro di figura: il lavoro parla attraverso gli oggetti e i puppets che sono stati realizzati dagli stessi performers utilizzando la carta, il cartone e le proprie risposte. Perché occorre lasciar fare alle mani nella ricerca dell’espressione di sé.

Asinitas si occupa di formazione, cura e costruzione di contesti di incontro con le persone migranti e rifugiate. Nel 2021 la regista e drammaturga Fabiana Iacozzilli, con la collaborazione della performer, cantante e marionettista Antonia D’amore, guida un gruppo di persone eterogeneo per provenienza geografica, lingua e cultura, età e preparazione artistica, in un percorso laboratoriale di 5 mesi di cui lo spettacolo rappresenta l’esito finale.

 

vocal trainer e puppets maker Antonia D’amore
disegno luci Francesca Zerilli
I puppets sono ispirati ai puppets realizzati da Gyre & Gimble
tutor Luca Lòtano, Federica Mezza, Giorgio Sena
organizzazione Cecilia Bartoli
foto di Giuseppe Galante
produzione Asinitas e Alta Mane Italia
Lo spettacolo è inserito nel progetto INCROCI – pratiche di scambio e confronto
tra Teatro Magro, Progetto Amunì e Asinitas

Con il sostegno di Alta Mane Italia

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