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CONCERTO DIVINAMENTE SINFONICA LA MUSICA ALL’INCONTRO TRA GENIO E DIVINO

Divinamente Sinfonica

La musica all’incontro tra genio e divino

Orchestra  Roma Sinfonica

Direttore Ahmed El Saedi

Violoncellista Victoria Kapralova

info e orari
ore 21.00
biglietti
Poltronissime: euro 20,00
Poltrone: Euro 16,00
Palchi: 1° e 2° ordine : euro 15,00
Palchi: 3° ordine: euro 10,00
www.vivaticket.com
info@associazioneculturaleincanto.it

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programma

L. van Beethoven Sinfonia No. 6  “Pastorale”
W.A. Mozart dal Don Giovanni Ouverture
N. Rota Concerto n. 2 per violoncello e orchestra

L’Orchestra Roma Sinfonica, diretta dal Maestro Ahmed Elsaedi, sul palco del Teatro Argentina in un concerto di musica sinfonica dedicato all’affascinante rapporto fra genio e divino. Cosa lega due esponenti del Classicismo Viennese come come Mozart e Beethoven ad un compositore italiano del 900 come Rota? Sicuramente il fatto di essere tutti e tre dei grandi compositori di opere sinfoniche, ma non solo: a differenza degli altri grandi geni musicali di cui è disseminata la storia della musica- come ad. es. Bach- i tre musicisti succitati avevano sviluppato un rapporto cosciente con l’elemento divino che li ispirava, con l’energia creatrice del suono, erano cioè diventati consapevoli di essere uno strumento di trasmissione del pensiero divino all’umanità attraverso la musica che componevano. E questo grazie anche al fatto che erano tutti e tre, a vario titolo, assai vicini alle cerchie esoteriche del loro tempo. Se le Nove Sinfonie di Beethoven rappresentano la narrazione di un percorso iniziatico, la “Pastorale” rappresenta – dopo la furiosa lotta con se stesso ingaggiata nella quinta sinfonia per il riconoscimento del proprio destino, del karma – l’epifania dello Spirito nella natura, l’energia del suono creatore, l’urklang di goethiana memoria, che si manifesta nel canto degli uccelli nella foresta come nel tuono e nel vento della tempesta, nel palpitare rigoglioso della natura fecondata nella “scena al ruscello” – dopo la semina dei minuscoli incisi che si rincorrono accavallandosi nell’allegro non troppo” iniziale – o nelle esplosioni di luce che squarciano a ondate l’orchestra facendola vibrare in tutta l’ampiezza del registro nel meraviglioso finale. Un contrasto di temi di grande impatto emotivo, quasi beethoveniano, si delinea nell’Ouverture del Don Giovanni di Mozart già dalle prime battute dell’introduzione nell’angosciante “lamento della creatura” e nelle imponenti arcate di scale del tema del destino, sfociando poi nel duello fra l’esercizio della facoltà libero arbitrio del protagonista e la legge morale rappresentata dal Commendatore, fra la vitalità melodica del tema del primo e la monolitica rigidità degli accordi del tema del secondo, che calano su di essa come fendenti tranciandola. Di Nino Rota, unico compositore italiano presente nel programma, è doveroso ricordare la grandezza come autore non solo di musiche da film-diretti grandi registi come Fellini, Visconti, e tanti altri- ma anche come grandissimo sinfonista che ha lasciato la sua impronta in molti generi musicali come opere liriche, musica sinfonica, cameristica, oratori sacri, cantate profane. Nel breve, ma prezioso, Concerto per violoncello e orchestra n.2, ritroviamo alcuni dei tratti tipici della produzione dell’autore quali una felice invenzione melodica unita ad una certa vena ironica ed ad un distacco dalle cose di questo mondo -vanità di compositore di successo compresa – che gli premettevano non solo di citare nella sua musica sinfonica le composizioni che scriveva per il cinema ma anche di esprimersi in un ambito limpidamente tonale senza rinunciare alla sua modernità di compositore del 900, ma anzi sviluppando una orchestrazione moderna, timbricamente molto affascinante, e soprattutto inconfondibile.

Associazione Culturale InCanto

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