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REATE FESTIVAL XI EDIZIONE

Teatro Torlonia, 28 settembre – 3 ottobre

ALESSANDRO MELANI
L’empio punito

Dramma per musica in tre atti
Musica di Alessandro Melani (1639-1703)
Libretto di Giovanni Filippo Apolloni su un testo di Filippo Acciaiuoli
tratto da El burlador de Sevilla y Convidado de piedra(1616) di Tirso da Molina

Cesare Scarton, regia
Michele Della Cioppa, scene
Anna Biagiotti, costumi
Andrea Tocchio, luci

orari
Sabato 28 settembre2019 ore 20:00
Domenica 29 settembre 2019 ore 18:00
Martedì 1° ottobre 2019 ore 20:00
Mercoledì 2 ottobre 2019 ore 20:00
giovedì 3 ottobre 2019 ore 20:00
biglietti
posto unico 25,00 euro

Fulcro della programmazione del Reate Festival 2019 sarà la rappresentazione de L’empio punito di Alessandro Melani. Prima versione in musica della figura di Don Giovanni, ebbe la sua prima rappresentazione a Roma presso il Teatro di Palazzo Colonna in Borgo il 17 febbraio 1669, alla presenza di Cristina di Svezia, e fu il risultato di una collaborazione tra le più importanti famiglie aristocratiche romane, che unirono le proprie forze per fronteggiare le ingenti spese di produzione. I librettisti, Giovanni Filippo Apolloni e Filippo Acciaiuoli, si ispirarono alla commedia El burlador de Sevilla di Tirso da Molina e ai canovacci della commedia dell’arte.

In questo prototipo secentesco sono già riconoscibili le linee drammaturgiche fondamentali che caratterizzeranno le versioni successive, in particolare quella mozartiana: la disperazione di Atamira (Donna Elvira) abbandonata da Acrimante (Don Giovanni) e i suoi propositi di riconquistarlo; il tentativo di seduzione di Acrimante nei confronti di Ipomene (Donna Anna), promessa sposa di Cloridoro (Don Ottavio); il duello tra Acrimante e Tidemo (Commendatore) e la sua successiva uccisione da parte di Acrimante; la scena del cimitero nella quale Acrimante, di fronte all’esterrefatto Bibi (Leporello), invita la Statua di Tidemo a cena; la condanna alla dannazione eterna di Acrimante per mano di  Tidemo; il finale, nel quale compaiono in scena tutti i personaggi principali che, ormai privati della presenza di Acrimante, non hanno più ragione di continuare a esistere.

Altrettanto interessanti sono gli elementi che verranno espunti dalla tradizione successiva, come il finto avvelenamento di Acrimante da parte di Atamira, che sostituisce al veleno un narcotico; la scena nella quale Acrimante sogna di essere agli Inferi tra Demoni e Proserpina; e infine, la sua “resurrezione” davanti a un incredulo Bibi.

Tutto questo trasforma ciò che era nato come sontuoso divertimento delle famiglie aristocratiche romane in un prodotto storicamente basilare nella ricezione del mito di Don Giovanni e in un ineludibile momento di conoscenza per tutti coloro che amano il teatro musicale in uno dei suoi esiti più affascinanti.

 

Personaggi Interpreti:
Atrace, Re di Macedonia   Alessandro Ravasio
Ipomene, sorella del Re di Macedonia   Michela Guarrera
Cloridoro, cugino del Re   Carlotta Colombo
Atamira, figlia del Re di Corinto   Sabrina Cortese
Acrimante, cugino del Re di Corinto   Mauro Borgioni
Bibi, servo d’Acrimante   Giacomo Nanni
Delfa, nutrice d’Ipomene   Alessio Tosi
Tidemo, aio di Ipomene, e consigliero   Riccardo Pisani
Corimbo, consigliero   Luca Cervoni
Proserpina   Maria Elena Pepi
Demonio   Guglielmo Buonsanti
Due Pastorelle   Maria Elena Pepi, Luca Cervoni
Coro di Marinai, Stallieri, Diavoli ,Guardie    Luca Cervoni, Riccardo Pisani, Guglielmo Buonsanti

In collaborazione con l’Accademia Filarmonica Romana, il Teatro di Roma – Teatro Nazionale, il Teatro dell’Opera di Roma, la Fondazione Alberto Sordi per i Giovani

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