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SEMPLICE, BUTTATO VIA, MODERNO

Valle – 9 dicembre 2019 ore 17.30

Presentazione del libro di Enrica Tedeschi

Semplice, buttato via, moderno

il “teatro per la vita” di Gianrico Tedeschi

Viella Libreria editrice, 2019

 

Intervengono con l’autrice

Luciano Zani, storico

Rodolfo di Giammarco, giornalista

Maurizio Ranieri, attore

Alberto Onofrietti, attore

 

Letture di

Camilla Ribechi e Sveva Tedeschi

 

Questa è la storia di come nasce un attore, dall’infanzia vissuta nella cornice delle retoriche fasciste e nutrita dalla vitalità della cultura teatrale milanese, fino agli anni della guerra e della prigionia nei lager nazisti, dove recitare per gli internati italiani era questione di vita o di morte.

Dalla lunga, affettuosa intervista condotta dalla figlia, affiora il profilo di Gianrico Tedeschi (Milano, 1920), un grande protagonista e testimone del teatro italiano del dopoguerra. La biografia individuale, inevitabilmente, è anche un affresco storico-antropologico di un’epoca che ha visto affermarsi tutti i principali interpreti, drammaturghi e registi che hanno contribuito a ridefinire in senso moderno la struttura del teatro italiano.

La difficoltosa nascita del Piccolo di Milano, le opportunità offerte dal­l’Accademia Silvio D’Amico di Roma, le sinergie fra lotta partigiana e sostegno alla cultura e alla ricostruzione del Paese, la scuola dei grandi maestri, da Costa a Strehler, da Visconti a Ronconi, sono tutti segmenti di un racconto in cui destino personale, carriera artistica e contesto intersoggettivo sono profondamente intrecciati e traggono linfa e significato l’uno dall’altro.

 

Enrica Tedeschi è stata docente presso l’Università di Roma Tre, dove ha insegnato discipline sociologiche.
Tra le sue pubblicazioni: Per una sociologia del Millennio (Marsilio 1989); Il potere dell’audience (Meltemi 2002); Vita da fan (Meltemi 2003); Sociologia e scrittura (Laterza 2005); Il giaguaro e la tigre (Altrimedia 2011); Tra una cultura e l’altra (Cleup 2014). Ha pubblicato il romanzo La casa di Safyia (L’Erudita-Giulio Perrone 2012).

 

In copertina: Foto di Leonello Bertolucci (1982).

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