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Encyclopédie de la parole / Joris Lacoste

13 – 14 settembre 2014

Suite n°1 “ABC”
ideazione e regia Joris Lacoste
FESTIVAL SHORT THEATRE 9
ROMA PER L’EUROPA

progettazione e collezione d’archivio Encyclopédie de la parole

Lo spettacolo

L’Encyclopédie de la parole è un progetto artistico che esplora la lingua parlata in tutte le sue forme. Dal 2007, questo gruppo di musicisti, poeti, registi, artisti visivi, attori, sociolinguisti e curatori hanno collezionato tutti i tipi possibili di registrazioni di parole e a indicizzarle secondo le loro particolari proprietà o fenomenologie, quali la cadenza, la coralità, l’enfasi, la saturazione o la melodia.

Cosa hanno in comune: la poesia di Marinetti o di Allen Ginsberg, la radiocronaca sportiva, una conferenza di Jacques Lacan, un estratto di South Park, il flusso verbale di Eminem e Lil Wayne, un messaggio lasciato nella segreteria telefonica, un quiz televisivo, un sermone avventista, un passo da The Young and the Restless, un discorso di Léon Blum o Bill Clinton, un banditore d’asta di cavalli, un incantesimo scamanico, l’arringa finale di un avvocato, una pubblicità per lo shampoo e una conversazione registarta nel bar del paese?

Da questa collezione, che ora include circa 800 documenti sonori, L’Encyclopédie de la parole realizza brani sonori, performance e spettacoli, letture, giochi e mostre.

Nel 2014 l’Encyclopédie de la parole ha messo insieme Frédéric Danos, Emmanuelle Lafon, Nicolas Rollet, Joris Lacoste, David Christoffel, Valérie Louys e Elise Simonet.
SUITE N°1 ”ABC” (per 11 performer, 11 ospiti locali e 1 direttore d’orchestra) 2013

Partendo da un’immensa collezione di registrazioni sonore, L’Encyclopédie de la Parole ha intrapreso un ciclo di Suite chorales che si basano su un semplice principio: riprodurre il più fedelmente possibile una “suite” di registrazioni di vario genere. Il progetto esplora l’oralità in tutte le sue forme con l’obiettivo di decodificare i meccanismi della comunicazione orale.

Suite n°1 “ABC” presenta all’incirca cinquanta estratti. L’abc, il blablabla, il brusio, il gioco delle traduzioni e il piacere delle lingue che non capiamo. Da una conferenza di Lacan a un estratto di South Park, ai versi di Eminem, in situazioni che non hanno nulla a che fare una con l’altra, lo spettacolo dispiega una grammatica empirica della nostra oralità condivisa, un ABC del linguaggio comune presentato in nove lingue e in quattro parti, da 22 artisti (di cui 11 invitati locali).

Iaia Forte

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