Vai al contenuto

Prima nazionale

Hamlet

26 – 27 – 28 settembre 2014

un progetto di Andrea Baracco, Biancofango
Luca Brinchi e Roberta Zanardo (Santasangre)
drammaturgia Francesca Macrì
regia
 Andrea Baracco

Lo spettacolo

Grasso, goffo, quasi calvo: Amleto torna sulla scena come non ce lo aspetteremmo, in uno spettacolo che di questo personaggio dai mille volti offre una decifrazione contemporanea per un’opera creata da William Shakespeare tra il 1598 e il 1602. “The Tragedy of Hamlet, Prince of Denmark” è una icona del teatro mondiale. Il motivo probabilmente risiede nel fatto che rompendo una aurea regola del teatro classico secondo cui il dramma è centrato sulla azione, Shakespeare sposta il peso della drammaturgia sul personaggio principale, il pallido principe danese. Così, in poco più di quattro secoli, Amleto è divenuto un caleidoscopio, da eroe a inetto, da fine intellettuale a cronico indeciso, dubbioso, oppure malinconico, perfino affetto dal complesso di Edipo, secondo una lettura psicanalitica: interpretazioni queste che nel tempo si sono stratificate sul testo restando ancorate all’epoca in cui hanno visto la luce.

Regista con all’attivo spettacoli di autori classici e contemporanei, in particolare britannici, come nel suo precedente “Giulio Cesare”, Baracco rimaneggia il testo di Shakespeare in uno sforzo di fedeltà che vuole superare la parola, scrostare le sedimentazioni, restituire la complessità dell’opera. Un Hamlet in bilico e sul punto di cadere, come «l’uomo di oggi fragile e compromesso, che si trova costantemente a ruzzolare a terra inciampando nelle trappole che qualcuno ha depositato». Dieci personaggi, i principali della tragedia di Shakespeare che ne conta una trentina, prenderanno vita dentro una scenografia fatta di schermi a varie dimensioni, con proiezioni e video talvolta sovrapposti, per rendere attraverso un segno minimalista la cifra liquida, ambigua, sfuggente di Amleto.

 

Iscriviti alla newsletter