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Tourbillons

25 marzo 2015

Controtempo #6 – Festival di Musica Contemporanea
Georges Aperghis, musica e messa in scena
Olivier Cadiot, testo
Gioia Costa, traduzione italiana

Lo spettacolo

La sesta edizione di Controtempo si svolge dal 25 al 29 marzo 2015. Ormai riconosciuto a livello internazionale, il festival esplora le tendenze recenti della creazione musicale, privilegiando i compositori più originali e gli interpreti più prestigiosi della scena contemporanea.

Questo concerto di apertura ci trasporta immediatamente al cuore del percorso di Georges Aperghis. Pur non essendo l’opera più nota del compositore greco, Tourbillons è tuttavia emblematica del suo immaginario musicale. In primis per il lavoro sul testo: Georges Aperghis (mal)tratta il linguaggio come pochi artisti – e pochissimi compositori. Ciò è dovuto forse al fatto che il francese non è la sua lingua madre, il che gli permette, come è già accaduto ad altri (per esempio a Samuel Beckett, che Aperghis ammira molto), una certa distanza nei confronti del verbo. In secondo luogo, Tourbillons possiede una dimensione teatrale: dagli anni Settanta, Georges Aperghis è infatti una delle punte di diamante del teatro musicale, che ha contribuito a nobilitare. Infine, il pezzo è eseguito dalla soprano Donatienne Michel-Dansac, che oltre a essere una delle sue più fedeli interpreti è anche, dopo l’incontro con il compositore avvenuto una ventina d’anni fa, una delle sue muse ispiratrici.

Tourbillons è nato come una semplice raccolta di sei miniature per voce femminile composta nel 1989. Nel 2004, il compositore e la soprano decidono di farne uno spettacolo. Aggiungono così altre miniature già scritte, le Cinq Calmes plats (1992), e chiedono a un altro virtuoso della parola, lo scrittore Olivier Cadiot, delle Prières d’insérer destinate a scandire il discorso.

“Olivier Cadiot mi ha mandato dei testi”, dice Aperghis. “I sei Tourbillons già esistenti erano disseminati di parole francesi che lui ha scandagliato per elaborare il suo scritto. Il risultato è un monologo sfaccettato di una donna fuori di sé”.

Basato su un’esplosione irrefrenabile di giochi vocali spiritosi e criptici, questo affascinante ritratto-spettacolo si addentra, con un virtuosismo strabiliante, nel cuore dei nostri monologhi interiori e delle nostre angosce esistenziali, dandoci en passant qualche buon consiglio per mitigarne temporaneamente il peso oppressivo: “respirare, guardare un bel paesaggio, flessione…”.

DONATIENNE MICHEL-DANSAC

Donatienne Michel-Dansac inizia a studiare violino e pianoforte a 7 anni al Conservatorio di Nantes e a 10 entra alla cantoria dell’Opéra. Ottiene il Premio di canto al Conservatoire national supérieur de musique di Parigi. A 21 anni interpreta Laborintus II di Luciano Berio sotto la direzione di Pierre Boulez. In seguito a questa esperienza, scopre la passione per il repertorio di oggi ed esegue molte opere inedite (Philippe Leroux, Philippe Manoury, Franck Bedrossian, Mauro Lanza, Fausto Romitelli, Aureliano Cattaneo…). Dal 1993 lavora con Georges Aperghis. Canta musica classica e barocca e si esibisce in recital con Vincent Leterme. Ha girato alcuni film e documentari ed è invitata da numerosi musei e fondazioni per eseguire reading o performance di arte contemporanea. Nel 2015, diretta da François-Xavier Roth, interpreta Le Marteau Sans Maître di Pierre Boulez a Baden-Baden per i novant’anni del compositore. È membro della giuria di selezione dei borsisti dell’Accademia di Francia a Roma nel 2013 e Chevalier des Arts et Lettres. Insegna in Francia e all’estero.

OLIVIER CADIOT

Poeta, scrittore e drammaturgo, Olivier Cadiot collabora regolarmente con diversi musicisti, primo tra tutti il compositore Pascal Dusapin con il quale crea, tra l’altro, l’opera Roméo & Juliette di cui firma il libretto. Lavora anche con Rodolphe Burger, Alain Bashung e Georges Aperghis, che incontra nel 1995. In ambito teatrale, i suoi testi sono regolarmente messi in scena da Ludovic Lagarde: Le Colonel des Zouaves, Retour définitif et durable de l’être aimé, Fairy Queen. Ha pubblicato per l’editrice P.O.L. i volumi Futur, ancien, fugitif e Un nid pour quoi faire. Nel 2010 è stato scelto come autore associato del festival di Avignone insieme al regista Christoph Marthaler. Negli anni Novanta fonda con Pierre Alferi la “Revue de Littérature Générale”. Traduce testi biblici (i Salmi, il Cantico dei Cantici) e opere di Gertrude Stein. Occasionalmente partecipa a reading, ma anche a spettacoli e registrazioni (in collaborazione con Rodolphe Burger).

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