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La primavera di Jeanne d’Arc

11 – 16 novembre 2014

drammaturgia Flavia Gallo
regia Fiona Sansone

Lo spettacolo

Una voce parla a tutti ma solo pochi l’ascoltano.
Quando tu la senti, girati. Con tutto il corpo.

Jeanette, una ragazzina intrepida ed ispirata dai racconti su Jeanne d’Arc, la sua eroina del cuore, esce di casa per uccidere il grande drago che risiede in una misteriosa dimora, al di là della foresta. È il memorabile giorno della sua impresa eroica! Ma invece di trovare il temibile mostro sputafuoco ad attenderla, la giovane ignara si ritrova faccia a faccia con il suo stesso idolo.

La Pulzella d’Orléans, misteriosamente scampata al suo rogo, vive da anni in una strana biblioteca sopravvissuta alla furia di un incendio. In questo luogo, la guerriera che “sentiva le voci” e che non si riconosceva nella schiera dei vinti soffia via la cenere dalle storie degli eroi antichi e, con incantevole cura, raccoglie e scrive nuove storie di eroi che ogni giorno difendono un pezzettino di mondo.

Perché Jeanne d’Arc? Perché questo mito contraddittorio, amato e distrutto, alternativamente glorificato e disarcionato dai potenti di allora e di oggi, si dice abbia avuto un secondo tempo nascosto – come ci svela Teresa Buongiorno nel suo romanzo per ragazzi “Giovanna d’Arco, la ragazza dal vestito rosso”– un tempo mai raccontato che ci ha fatto venire il desiderio di parlare ai più piccoli, attraverso questo spettacolo, dell’eroismo odierno vissuto da uomini e donne che scelgono di agire avendo coscienza del bene pubblico.

Perché una storia così lontana nel tempo? Perché quel Medioevo pieno di crolli somiglia tanto al nostro mondo di oggi in cui ad un ragazzino che sente “una voce” noi vogliamo suggerire di girarsi. Con tutto il corpo.

 

 

Oltre lo spettacolo

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