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L’isola disabitata

18 giugno 2015

Lo spettacolo

La realizzazione dello spettacolo è di Michele Suozzo, personaggio molto conosciuto nell’ambiente musicale italiano per essere uno dei conduttori di una delle trasmissioni radiofoniche più longeve della storia della radio italiana, La Barcaccia, apprezzata da una larghissima parte degli appassionati musicali.

Fedele alla sua passione per il teatro, nel corso degli anni ha offerto spettacoli di grandissimo interesse rivolti in special modo ad un repertorio poco frequentato ma, certo, di grande interesse storico e teatrale; questa volta ci propone l’Isola disabitata di Metastasio, quello che possiamo definire un ‘piccolo/grande’ capolavoro della storia del teatro di tutti i tempi.

E’ una proposta che, in un certo senso, ribalta l’idea che il grande pubblico ha di Metastasio, vale a dire un’artista i cui capolavori sono legati a doppio filo con lo spettacolo d’opera, dove Poesia e Musica si incontrano per comunicare situazioni e stati d’animo ed offrire allo spettatore una rappresentazione scorrevole, godibile e coinvolgente; un modo di vedere il Teatro in Musica che ne costituisce uno dei pilastri principali sul quale è stato costruito lo sviluppo e l’affermazione dell’Opera.

Al giorno d’oggi sono piuttosto rare rappresentazioni di opere di Metastasio senza musica mentre ai suoi tempi, questa prassi era piuttosto diffusa. Ricordiamo il caso del capocomico Gaetano Casali che, a Venezia, propose una rappresentazione dell’Artaserse che piacque molto al pubblico del Teatro di San Giangrisostomo nella quale ebbe grande rilevanza la recitazione degli attori.

L’Isola disabitata fu commissionata a Madrid dai Borbone e ivi rappresentata il 31 Maggio 1753; pur essendo di piccole dimensioni, un’azione teatrale come è definita,  contiene, in un certo senso, la sintesi della ‘drammaturgia’ di Metastasio, dove l’azione è scorrevole e semplice ma decisamente efficace nel decrivere le caratteristiche di ogni personaggio e di ogni situazione teatrale.

Proprio una versione recitata ci darà la possibilità di assistere a qualcosa di inusuale che ci consentirà di comprendere ed apprezzare l’eleganza e la valenza ‘teatrale’ di questi versi, utile a farci capire come la poesia di Metastasio sia ‘bivalente’ e trovare esaltazione sia nella vocalità dei cantanti che nella recitazione degli attori.

Altro punto di interesse della serata è quella di poter assiste allo spettacolo in un gioiello architettonico come il Teatro di Villa Torlonia con la sua dimensione ‘familiare’ un luogo certamente ideale per godere di un’opera letteraria di questo spessore poetico e drammatico.

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