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Per fare il teatro che ho sognato

17 ottobre 2014

Apertura di ciclo di incontri con le nuove realtà teatrali
a cura di Annarita Colucci, Guido Di Palma e Irene Scaturro

Lo spettacolo

Incontro di apertura di un ciclo di incontri che si svolgeranno alla Casa dei Teatri  in Villa Doria Pamphilj-Villino Corsini.

Oggi in Italia esiste ancora un ricco, variegato e vivace panorama di giovani per cui fare teatro è una necessità per sopravvivere in una società che ha seriamente compromesso il loro futuro. Sono compagnie appena visibili sul piano professionale che svolgono un’attività non rilevabile con i tradizionali sistemi – ad esempio biglietti, giornate lavorative – lavorando in stati di marginalità che possono essere considerati dei veri e propri modelli di produzioni alternativi e, forse anche, “sostenibili”. La loro esistenza è un sintomo della resistenza della nostra cultura teatrale a farsi omologare come merce.

Da questi giovani che cercano identità e spazi alternativi può dipendere il futuro del nostro teatro. In una società in cui è possibile scrutare solo il presente, le istituzioni hanno il dovere di creare degli spazi di visibilità dove sia possibile dare voce al mondo sommerso e, in un certo senso, clandestino delle nuove generazioni teatrali creando le premesse perché possano almeno sperare di preparare la loro sopravvivenza e il loro futuro.

Nel corso degli incontri, strutturati come conferenze-spettacolo, ciascun gruppo presenta e analizza uno o più segmenti dei propri spettacoli mostrando metodo di lavoro, training e strategie produttive adottate. Seguono le conferenze, stimolando un “dialogo critico” con i ricercatori dell’Università di Roma “La Sapienza”, la redazione della webzine “Teatro e Critica” e la “Casa dello Spettatore” di Giorgio Testa.

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