Calderón
20 aprile – 8 maggio 2016
di Pier Paolo Pasolini
regia Federico Tiezzi
drammaturgia di Sandro Lombardi, Fabrizio Sinisi e Federico Tiezzi
20 aprile – 8 maggio 2016
di Pier Paolo Pasolini
regia Federico Tiezzi
drammaturgia di Sandro Lombardi, Fabrizio Sinisi e Federico Tiezzi
Calderón di Pier Paolo Pasolini è la straordinaria riscrittura del classico La vita è sogno di Calderón de la Barca, ambientato nella Spagna franchista durante gli anni del regime. Ma Calderón è soprattutto una precipitosa discesa agli inferi: del mondo sociale e di se stessi. Come un sogno che si chiude sempre in un altro sogno, Rosaura si risveglia in una classe sociale sempre diversa. Dal mondo aristocratico a quello piccolo-borghese fino alla miseria sottoproletaria, Rosaura è sempre straniera. Come straniero è sempre stato il suo scomodo autore, poeta civile, ma anche mistico, disperato profeta. Bloccati in una storia e in una società cui non vogliono appartenere, i protagonisti di Calderón vivono nello spazio doloroso fra la rabbia e la nostalgia, l’amore per il mondo e la rabbia verso gli adulti, i padroni della storia. Scritto nel 1966 e pubblicato nel 1973, unico dramma teatrale pubblicato in vita da Pasolini, il testo è la grande parabola di un conflitto generazionale più che mai contemporaneo. Tragedia in versi, dramma di poesia, grandioso affresco storico, Calderón risulta tuttora il punto più alto della drammaturgia italiana del secondo Novecento.
Federico Tiezzi – autore, attore e regista, dirige la Compagnia Lombardi-Tiezzi. Tra gli esponenti di punta della neoavanguardia italiana, si dedica in seguito a una forma di teatro di poesia volta a coniugare drammaturgia in versi e scrittura scenica in equilibrio tra incursioni nei classici (Shakespeare, Cechov) e nella drammaturgia contemporanea, italiana (Luzi, Parise, Pasolini, Testori) e straniera (Beckett, Bernhard, Brecht, Müller). Numerosi i riconoscimenti tra i quali i premi Ubu per Scene di Amleto I (1998), L’apparenza inganna (2000) di T. Bernhard e Gli uccelli di Aristofane (2004). Esordisce nella regia lirica nel 1991 con Norma , cui seguono, tra gli altri, Madama Butterfly, Didone ed Enea, La La clemenza di Tito, Cavalieri di Ekebù, Simon Boccanegra, Lo stesso mare.
Sandro Lombardi – attore e scrittore, insieme a Federico Tiezzi e Marion D’Amburgo è il fondatore della Compagnia Lombardi-Tiezzi. Ha interpretato testi di Samuel Beckett, Heiner Müller, Mario Luzi, Alessandro Manzoni, Pier Paolo Pasolini, Bertolt Brecht, Goffredo Parise, Anton Cechov, Thomas Bernhard. Per quattro volte, tra 1988 e 2002, ha ricevuto il Premio Ubu per la migliore interpretazione maschile dell’anno. Tra le collaborazioni da ricordare, quelle con Giovanni Agosti, Alighiero Boetti, Giancarlo Cobelli, Marisa Fabbri, Roberto Fabbriciani, Peter Hirsch, Fausto Malcovati, Rainer Werner Fassbinder, Giovanni Frangi, Hanif Kureishi, Alessandro Mendini, David Riondino, Paolo Rosa, Mario Schifano, Hanna Schygulla. È autore del saggio Gli anni felici. Realtà e memoria nel lavoro dell’attore (Garzanti 2004) e del romanzo Le mani sull’amore(Feltrinelli 2009).
Teatro delle Albe – Marco Martinelli e Ermanna Montanari fondano il Teatro delle Albe nel 1983, insieme a Luigi Dadina e Marcella Nonni. Da sempre condividono la direzione artistica della compagnia e l’ideazione del lavoro scenico, intrecciando alla ricerca del “nuovo” la lezione della “tradizione” teatrale. Nel 1991 le Albe danno vita a Ravenna Teatro, Centro di Produzione. Con i loro spettacoli hanno segnato la storia del teatro vincendo numerosi premi, nazionali e internazionali.
Ermanna Montanari – vince diversi premi per il suo lavoro di attrice-autrice: tra gli altri, tre Premi Ubu come miglior attrice protagonista per L’isola di Alcina (2000), Sterminio (2007), Rosvita (2009); Premio Mess del festival di Sarajevo (2003) per I Polacchi; Premio Lo straniero (2006), Premio Duse per Pantani (2013). Assume la direzione del Festival di Santarcangelo con Chiara Guidi e Enrico Casagrande (2009-2011). Tra gli spettacoli più recenti Poco lontano da qui, ideato e interpretato con Guidi (2012); Pantani (2013) e Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi (2014) ideati con Marco Martinelli. È del 2013 la sua La camera da ricevere. Per Titivillus esce Ermanna Montanari:fare-disfare-rifare nel Teatro delle Albe (2012), e Primavera eretica-scritti e interviste: 1983-2013 scritto con Martinelli (2013).
Marco Martinelli – autore di testi originali e di riscritture dai classici, riceve numerosi premi tra cui, 4 Premi Ubu per la drammaturgia, regia, pedagogia teatrale; Premio Mess di Sarajevo (2003); Premio alla carriera dal Festival Journèes Theatrales de Carthage (2009). Tra le regie, L’isola di Alcina (2000), Sogno di una notte di mezza estate (2001), Sterminio (2006), L’avaro di Molière (2010). Tra le più recenti, Rumore di acque (2010), Pantani (2012), Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi (2014). Sul suo percorso artistico è pubblicato il volume Martinelli (2006). Tra le drammaturgie pubblicate: Teatro impuro (2006); Salmagundi (2004); Leben (2009); Rumore di acque; Pantani (2014); Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi (2014). Nel 1991 fonda la non-scuola del Teatro delle Albe che nel 2006 diventa Arrevuoto a Scampia. Nel 2007 è direttore artistico di Punta Corsara.
prima ore 21.00
martedì e venerdì ore 21.00
mercoledì e sabato ore 19.00
giovedì e domenica ore 17.00
lunedì riposo
durata 2 ore e 15 minuti senza intervallo
scarica qui il programma di sala
27 aprile | Teatro Argentina – Sala Squarzina ore 16.30 – ingresso libero
Incontro con Sandro Lombardi e la compagnia
Intervengono
Antonio Calbi
Emanuele Trevi
con (in ordine di apparizione)
Sandro Lombardi, Camilla Semino Favro, Arianna Di Stefano
Sabrina Scuccimarra, Graziano Piazza, Silvia Pernarella, Ivan Alovisio
Lucrezia Guidone, Josafat Vagni, Andrea Volpetti, Debora Zuin
e con la partecipazione straordinaria di Francesca Benedetti
scene Gregorio Zurla
costumi Giovanna Buzzi e Lisa Rufini
luci Gianni Pollini
movimenti coreografici Raffaella Giordano
canto Francesca Della Monica
assistente alla regia Giovanni Scandella
la canzone “Ahi desesperadamente” è stata appositamente musicata da Matteo d’Amico
Produzione Teatro di Roma e Fondazione Teatro della Toscana