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Attraversamenti al Teatro India

9 giugno 2017

Un progetto di Alessandra Cutolo e Egumteatro

 

Lo spettacolo

PREMIO MIGRARTI 2017

Per le donne migranti, madri dei bambini che frequentano la scuola DI DONATO di Roma, e che sono le protagoniste dello spettacolo teatrale  “WOMEN CROSSING. Storie di sabbia e di mare”, curato da Alessandro Cutolo, per gli uomini richiedenti asilo dei centri di accoglienza senesi di Oxfam e Pangea, che formano l’ensamble di percussioni “PERCUSSIONI IN CHIANTI” a cura di Egumteatro, per le donne danzanti, ospiti del CAS“Torraccio di Torrenova”, per tutti loro, la musica e il teatro offrono un’occasione di visibilità, protagonismo, incontro con l’altro, offerta gioiosa di sé.
Tutti noi, quando siamo arrivati in un luogo nuovo e abbiamo incontrato gente che non ci conosceva e che noi  non conoscevamo, abbiamo sentito il bisogno di presentarci e di raccontarci. Raccontarci è il modo più semplice e diretto per autorappresentarci e andare incontro all’altro. Raccontarci è la possibilità di fare il punto della situazione, di affrontare dolori e difficoltà, di offrirle agli altri come doni preziosi e ineludibili. Perché le storie personali sono sempre doni che si fanno all’altro. E qualificazione di sé.
Ogni uomo e donna che arriva deve avere la possibilità di portare a tutti qualcosa di sé. Prima di tutto la sua storia.
Donne e uomini che hanno attraversato mondi. In fuga da paesi in guerra. Da situazioni familiari insostenibili.   Ammassati su camion, pick-up, jeep, a volte con figli in braccio, nel deserto. Senza cibo e senz’acqua a sufficienza.  Esposti al pericolo continuo che il proprio corpo venisse venduto, comprato, fatto oggetto di violenza. Esposti alla necessità di lasciare per strada chi non ce la fa, alla paura anche semplicemente di piangere un compagno morto. Minacciati, rinchiusi in ghetti, case di transito lungo il percorso, violate alcune, rinchiusi nelle prigioni libiche. Hanno attraversato il mare. La paura dell’immensità dell’acqua. Il sale che, misto al gasolio, corrode la pelle.
Il VIAGGIO, l’occasione di crescita, arricchimento personale, realizzazione di ambizioni che sono prima di tutto diritti (e in questi casi si tratta anche di  diritto alla sopravvivenza), si è trasformato per quasi tutti loro, in esperienza drammatica, traumatizzante, spersonalizzante.
Ora hanno diritto a un risarcimento, a una conferma della possibilità delle loro speranze e ambizioni. E hanno bisogno di una riaffermazione della loro identità personale e culturale.

Alessandra Cutolo e Annalisa Bianco

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