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Bestie di scena

13 – 22 ottobre 2017

ideato e diretto da Emma Dante

Lo spettacolo

“Nessuno di noi è nel corpo che l’altro ci vede, ma nell’anima che parla chi sa da dove…
Luigi Pirandello, I giganti della montagna

Dopo l’eclatante successo di Odissea a/r, torna sul palcoscenico del Teatro Argentina la carica esplosiva di Emma Dante con il suo ultimo lavoro Bestie di scena, spettacolo che rappresenta un punto di arrivo del suo percorso artistico: partendo da lavori in cui la lingua è trattata anche come polifonia tra dialetto e italiano, elaborata per la scena, la regista arriva a un teatro che plasma fino al possesso il corpo vivo di chi è in scena. Una creazione che traccia il viaggio di un individuo alla ricerca di se stesso attraverso la perdita di tutto, della parola, del costume dietro cui nascondersi, fino a raggiungere uno stadio in cui sia solamente il corpo a pensare. «Volevo raccontare il lavoro dell’attore, la sua fatica, la sua necessità, il suo abbandono totale fino alla perdita della vergogna e alla fine mi sono ritrovata di fronte a una piccola comunità di esseri primitivi, spaesati, fragili, un gruppo di “imbecilli” che, come gesto estremo, consegnano agli spettatori i loro vestiti sudati, rinunciando a ogni cosa – racconta Emma Dante – Da questa rinuncia è cominciato tutto, si è creata una strana atmosfera che non ci ha più lasciati e lo spettacolo si è generato da solo.» Sul palco vuoto, dentro una scatola nera delimitata da un fondale e sei quinte, il corpo di queste anime avvinghiate in una ronda silenziosa diventa il simbolo di una comunità in fuga, che, come Adamo ed Eva cacciati dal paradiso, si illude di vivere, tenendo tra le mani oggetti in prestito, nutrendosi di poltiglie, farfugliando brandelli di storie. Un suggestivo ed emozionante meccanismo segreto che svela il processo con cui nasce e si forma un individuo.

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