Trama
Nelle “partiture” di Massimo Verdastro ci sono belve e splendori, travestimenti dell’anima e suggestioni da romanzo. Qui l’attore-regista parla di se stesso nelle parole di altri autori in una personale stanza della memoria piena di echi del Novecento. Dalle “divine” palermitane di Nino Gennaro al “Ku-ce” Mussolini, dalla follia linguistica di Petrolini, alla follia quieta d’amore di Sandro Penna, fino alla babele linguistica del Satyricon ispirato al capolavoro di Petronio, Massimo Verdastro offre un caleidoscopio di voci, storie, visioni che hanno “abitato”, in quaranta anni di scorribande su e giù per il mondo, il pensiero scenico di un attore e regista lontano da schemi e convenzioni, alla continua ricerca di quella materia verbale a lui necessaria, che proviene dalla pagina letteraria e poetica. Accanto a lui, in scena, Giuseppe Sangiorgi, guida, angelo custode e alter ego di un viaggio esistenziale, nonché artistico, per creare quel sempre unico e insostituibile ponte di congiunzione tra attore e spettatore. Nel foyer, con il titolo Sguardi d’attore, ci saranno le immagini scattate nell’arco della sua carriera, che inseriscono nelle sue “partiture” amici, compagni di viaggio e di palcoscenico, colti dietro le quinte, o in momenti del survoltato quotidiano.
Info e orari
spettacolo annullato
Crediti
produzione Teatro di Roma – Teatro Nazionale
in collaborazione con Compagnia Massimo Verdastro