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Gala

9 – 10 settembre 2018

ideazione Jérôme Bel

Lo spettacolo

Con Gala, Jérôme Bel riunisce danzatori e non professionisti, proseguendo nel suo percorso di decostruzione della rappresentazione istituzionale della danza. Dopo aver portato sul palco disabili mentali (Disabled Theater) e semplici spettatori (Cour d’honneur), il coreografo offre la scena a coloro che ne sono generalmente esclusi, un gruppo di amatori restituiti al loro dilettantismo, in un’appassionata pratica artistica. La sfida di Bel contro l’esclusione dallo spettacolo prende in questo caso la forma di un gala, di una celebrazione collettiva non professionale che vuole minare l’autorità del “danzare bene” a vantaggio del puro piacere di esibirsi. Di questi corpi inesperti, Gala esplora la plasticità fisica e la duttilità intellettuale, mobilitando il loro desiderio di esprimersi e la loro capacità di incarnare una conoscenza coreografica. Venuti con i loro abiti da festa, i danzatori si appropriano di quel luogo di potere che è la scena e ne sfidano in qualche modo l’autorità. Riportato alla sua nudità, il palco si presenta come uno spazio vuoto per questi interpreti improvvisati, un luogo neutro dove mostrare conoscenze intuitive e gesti non costruiti. Jérôme Bel scredita così l’idea di una presunta impotenza del dilettante e la sua definizione di figura imperfetta, per valorizzare il suo potenziale coreografico.

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