Il progetto nasce da un laboratorio svoltosi l’anno scorso nel quadro della Scuola di Teatro e Perfezionamento Professionale del Teatro di Roma. Alla fine di quell’esperienza il regista e quattro attori hanno deciso di proseguire il lavoro sul materiale pirandelliano. Fattore K e il suo direttore Giorgio Barberio Corsetti hanno abbracciato il progetto e producono l’operazione.
Cercheremo di attuare il gioco che ci propone Pirandello. Non solo quello dei personaggi con le parti, ma anche quello degli attori coi personaggi e con le loro parti. E’ un gioco rischioso. Per tutti. Innanzitutto per i materiali con cui si gioca e per le poste personali che vengono messe sul piatto. E poi perché se i personaggi lo fanno e lo rifanno identico e con la stessa immutata vitalità ogni volta che si apre il libro, per noi è diverso. Non possiamo essere identici ogni sera, essere identicamente sensibili e vitali agli stessi punti, alle stesse interazioni, alle stesse parole. Ogni sera. Non possiamo e troviamo sbagliato provarci. Abbiamo quindi deciso di assumere come punto di forza il dato della nostra mutevolezza, del respirare dei nostri rapporti scenici, del nostro gioco, della vitalità di questo gioco. Ci esercitiamo a guidare l’onda mentre ci facciamo sopra il surf. Senza negare l’onda e cercando di far sì che non ci sbalzi dal surf. Saranno 6 opere diverse quelle dal 22 al 28 ottobre. Dedicate allo stesso tema, dedicate allo stesso dramma, intessute con lo stesso materiale: il gioco delle parti.
Alessio Bergamo