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Jakob Von Gunten

2 ottobre 2018

da Jakob Von Gunten di Robert Walser
traduzione Emilio Castellani (Adelphi)
regia e drammaturgia Fabio Condemi
drammaturgia dell’immagine, scene, costumi Fabio Cherstich
disegno luci Camilla Piccioni
con Gabriele Portoghese, Xhulio Petushi, Lavinia Carpentieri
realizzazione scene e attrezzi Falegnameria Scheggia – Modena
realizzazione costumi Anna Coluccia

Lo spettacolo

Nel 1905 Robert Walser seguì suo fratello a Berlino e lì si iscrisse in un istituto per diventare domestico. In seguito il cameriere di un conte lo fece assumere presso un castello dell’Alta Slesia. Walser doveva spazzare i saloni, lucidare i cucchiai d’argento, battere i tappeti e servire in marsina col nome di Monsieur Robert. Da questa esperienza Walser trasse ispirazione per scrivere Jakob Von Gunten. Lo spettacolo è la trasposizione in scena del romanzo-diario scritto nel 1909, ambientato all’interno dell’istituto Benjamenta, dove alcuni ragazzi “imparano a servire”. Un luogo simbolico di tortura e felicità, ambiguo e fantastico, in cui gli allievi, e tra questi Jakob Von Gunten, imparano l’educazione alla rovescia, l’obbedienza cieca fino alla dissociazione della personalità, al piacere di annullarsi. Si susseguono attività svolte al limite tra sonno e sogno e anche gli insegnanti, davvero esistiti, vengono descritti, nelle pagine del diario, come “addormentati o morti o pietrificati”.

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